MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

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Pubblicato il 29/03/2024

Novena alla Divina Misericordia di Santa Faustina Kowalska con paralleli valtortiani. I° giorno

La Novena alla Divina Misericordia insegnata da Gesù
a Suor Maria Faustina Kowalska.

   La si può recitare in qualsiasi periodo dell’anno, ma soprattutto il Signore ha chiesto a santa Faustina Kowalska di iniziarla a partire dal venerdì santo fino alla vigilia della Festa della Divina Misericordia. Il Signore promette per chi recita questa novena grazie di ogni sorta, la remissione piena delle colpe e dei castighi e la conversione del mondo intero.La novena si recita unitamente alla coroncina alla divina misericordia. 

   Noi aggiungeremo paralleli valtortiani alle meditazioni di ogni giorno


  Dai Quadernetti di Maria Valtorta

   26 maggio 1953

   «Fammi conoscere, Io-Misericordia, e fa' conoscere le mie preghiere dettate a Suor Maria Faustina a quanti più puoi. Ogni anima che porti a Me-Misericordia ti accresce un grado di gloria.Se tu sapessi quale fiume di grazie Io riverso su chi prega Me-Misericordia! Fammi, fammi, fammi conoscere, e ogni anno, dal Venerdì santo, giornata per te sempre fatidica, alla Domenica in Albis, fa' la Novena alla Divina Misericordia, per ricondurre a Me tutti quelli che in essa sono ricordati». 


   Per recitare la coroncina alla Divina Misericordia, si usa una comune catena del Santo Rosario. Si inizia con:

   *Padre Nostro

   *Ave Maria

   *Credo

 
    
Sui grani del Padre Nostro si recita la seguente preghiera:

 
   
*Eterno Padre, Ti offro il Corpo, il Sangue, l'Anima e la Divinità del Tuo dilettissimo Figlio e Signore nostro Gesù Cristo

   *in espiazione dei nostri peccati e di quelli del mondo intero.


   Sui grani dell'Ave Maria si recita la seguente preghiera:
   
 

   *Per la Sua dolorosa Passione

   *abbi misericordia di noi e del mondo intero.

   
   Al termine si prega tre volte:
   
 

   *Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale

   *abbi pietà di noi e del mondo intero.

 

   Primo giorno (Venerdì Santo)

   Parole di nostro Signore:
   
"Oggi portami l’umanità intera, specialmente tutti i peccatori, ed immergili nell’oceano della mia Misericordia. 
   
Così tu addolcirai la mia amarezza per la perdita delle anime".

   Dai Quaderni di Maria Valtorta, 8 ottobre 1943 

     Dice Gesù:
   «La mia Misericordia è così infinita che opera prodigi, di cui solo nell'altra vita vedrete la forza e la forma, per conquistare il maggior numero di anime alla Risurrezione della carne in Cristo.
   Io non voglio che voi, segnati del mio Nome, moriate in eterno. Io vi voglio risuscitare. Sono morto per potervi risuscitare. Ho spremuto il mio Sangue dalle mie carni come grappolo torchiato per potervi risuscitare. Le stille del mio Sangue sono in voi e anelano di tornare al Cuore dal quale sono provenute.
   Ripeto quanto ho detto ieri. Pochi sono coloro nei quali il mio Sangue non dà quel minimo di meriti, non per colpa del Sangue ma della loro rispondenza ad Esso, capace di salvare l'anima. I Giuda non sono la massa, perché molte volte, dopo una vita infame vissuta da un corpo in cui l'anima fu tenuta schiava, si ha un trionfo dell'anima sulla materia col fatto che nell'ora estrema essa anima, sulle soglie della morte che libera lo spirito dalla carne, si volge a Dio di cui ha conservato un ricordo, e in Lui si rifugia.
   E credetemi: in verità basta un palpito d'amore, di confidenza e di pentimento, per far sì che il lavacro dei miei meriti scenda sul peccatore e lo porti in salvamento.   
   La mia Giustizia non è la vostra, e la mia Pietà è molto diversa dalla vostra.
   Quando si vedrà il numero dei salvati dal mio Amore tutto misericordia, saranno proclamate le virtù dell'Agnello con voce di giubilo da tutti gli spiriti viventi nel suo Regno. Perché voi siete i salvati dall'Agnello che s'è fatto immolare per voi. E se coloro che hanno sempre vissuto in Lui e di Lui, sino al punto da non conoscere il senso, lo seguiranno cantando il cantico (secondo la visione di Apocalisse 14, 1-5) noto ad essi soltanto, i salvati dalla sua Misericordia, all'ultima ora terrena, prostrati in adorazione di amore, lo benediranno in eterno perché Egli è per essi doppiamente Salvatore. Salvatore di Giustizia e Salvatore d'Amore. Per la Giustizia è morto per mondarvi nel suo Sangue. Per l'Amore vi dà il suo Cuore aperto per accogliervi ancora bruttati di colpe e mondarvi fra l'incendio del suo amore quando, morendo, chiamate Lui che vi ama e che vi promette un Regno.»