MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

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Pubblicato il 10/07/2023

Quarto giorno della Novena alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, con riferimenti alle Opere di Maria Valtorta

'Ave Maria, Madre di Gesù, noi ci affidiamo a Te'

   1. O Vergine Maria, che in mille modi dimostri la tua missione di mediatrice di ogni grazia e che nel Santo Scapolare Ti compiaci di manifestare ai tuoi devoti una speciale protezione materna, fa' che portando questo segno di predilezione ci dimostriamo veri figli tuoi.

   Ave Maria

   2. O Regina del Carmelo, che nel Santo Scapolare col segno di protezione ci dai un richiamo alla modestia, alla mortificazione, alla preghiera, alla consacrazione al tuo Cuore Immacolato, fa' che sappiamo comprendere questo linguaggio, così da essere di esempio ai nostri fratelli e sperimentare il tuo potente patrocinio.

   Ave Maria

   3. O Madre del Carmelo, che a quanti portano piamente il Santo Scapolare hai promesso aiuto nei pericoli, salvezza dall'inferno e una sollecita liberazione dal purgatorio, fa' che anche noi siamo tra coloro che meritano tali favori e grazie, così da venire a lodarti e ringraziarti in Cielo.

   Ave Maria


PREGHIERA:

    O Vergine Maria, Madre e Regina dei Carmelo, unita mirabilmente al mistero della Redenzione, Tu hai accolto e custodito nel cuore la Parola di Dio e hai perseverato con gli Apostoli in preghiera nell'attesa dello Spirito Santo. 
   In Te, come in una perfetta immagine, noi vediamo realizzato quello che desideriamo e speriamo di essere nella Chiesa. O Vergine Maria, mistica Stella del Monte Carmelo, illuminaci e guidaci sulla via della perfetta carità; attiraci nella contemplazione del volto dei Signore. 
   Veglia con amore su di noi tuoi figli rivestiti del tuo Santo Scapolare, segno della tua protezione, e risplendi sul nostro cammino perché giungiamo alla vetta del monte che è Cristo Gesù, tuo Figlio e nostro Signore.

 7Ave, Salve, Gloria, Magnificat 

Fiore del Carmelo,
Vite feconda,  Splendore del Cielo,
Vergine pura, singolare,

Madre fiorente d'intatto Onore,
sempre clemente,
dona un favore,

O stella del Mare!

 

Dai Quaderni di Maria Valtorta, 12 luglio 1944

   Il mio risveglio (dal sopore) è stato caratterizzato questa mattina alle 7 da una grande dolcezza.
   Erano otto ore e mezza che ero sprofondata in quello stato e tornando alla sensibilità e all'intelligenza mi sono subito detta: "Ah! questa mattina niente sole. Non c'è la Comunione con Padre Migliorini. Non c'è niente…", e sentivo salire il pianto della mia miseria.
   Mi sono messa a pregare quieta quieta, mentre Marta continuava a dormire. Avevo cominciato da poco ed ero coricata sul lato sinistro, quando dietro le spalle ho udito l'appena percepibile rumore del passo ben noto della Mamma e poi le sue manine sulla fronte e sul capo. Mi accarezzava. Mi sono messa supina per non voltarle le spalle e sono stata raccolta e beata sotto le sue lievi e morbide carezze.
   Ho osato di più. Dato che dalla fronte la materna mano scendeva a carezzarmi le guance, io girando un poco la testa l'ho baciata sulla palma, così liscia da parere di seta, tepida come il cavo di un nido e profumata di un indefinibile odore fra la violetta e la mandorla amara, l'odore che hanno certi fiori molto fioriti in cui sono fragranze di mille sfumature che divengono una sola fragranza.
   La Mamma mi ha lasciata fare ed io, proprio come in un nido, mi sono raccolta col volto nel cavo della piccola mano e, non contenta ancora, ho osato prenderla con la mia destra e baciarla anche sul dorso e sulle dita sottili e passarmela ancora sul volto per sentirne la carezza. La Mamma sorrideva e lasciava fare. Che dolcezza!
   E poi mi ha incitata a terminare le mie preghiere e Lei è stata lì vicino carezzandomi ancora. E poi se ne è andata lasciandomi per ricordo il suo profumo fresco e gentile che non ha un sicuro indice nei profumi della Terra.
   Così la mia tristezza si è mutata in pace. Non ha parlato, però. Per ora nessuno parla.
   Noti, Padre, che dato che pregavo S. Teresa del Bambino Gesù, quando ho udito il fruscio e la prima carezza della manina affusolata ho pensato fosse lei che mi assicurava di udire le mie preghiere. Con la coda dell'occhio vedevo anche un lembo di stoffa piuttosto marrone scura sul polso bianco e sottile, e ciò mi faceva pensare ancor più a S. Teresina. Ma poi non ho avuto più dubbi. Era la Mamma nostra. Però vestita di scuro come è nella vita domestica. Proprio la Mamma che viene a dare il buongiorno alla sua figlia malata.

   Più tardi, mentre penso alla gioia mattutina, dice Maria:
   «Ero proprio io nella mia veste di Regina del Carmelo. Tu preghi me per tale mia qualifica e preghi la mia figlia Teresa del B. G. e, dato che preghi, offri e soffri per il sacerdozio e per i peccatori, entri colle tue intenzioni nelle intenzioni carmelitane, anche se non appartieni a quest'Ordine. E alla mia piccola Maria io ho voluto portare il mio Bacio di Pace, dirle che è sotto la protezione delle mie carezze, che sei amata anche dalle sante del Carmelo e di non temere. Amami sempre in ogni mia qualifica. Mi sono tutte care ugualmente perché tutte venute da amore. E io ti amerò in ogni tua necessità. Sai cosa è l'amore della Mamma? È sovente miracolo di grazia; è sempre conforto e benedizione. Abbi fede.»

Ave Maria, Madre di Gesù e del Carmelo, noi ci affidiamo per sempre a Te!