MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

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Pubblicato il 21/12/2023

Sesto giorno di Novena per il Santo Natale con riferimenti valtortiani.

   Cari amici e amiche in Cristo nostro Signore, vorremmo prepararci alla Festa più dolce e gaudiosa dell'anno, con una Novena, condivisa da Padre Giulio Maria Scozzaro, alla quale aggiungiamo ogni giorno un riferimento alle Opere di Maria Valtorta.
   Il Dolcissimo e Santissimo Pargolo sorrida anche a noi, facendoci pregustare il Suo eterno Regno, e quale preludio all'accoglimento dei nostri propositi ispirati e sostenuti nel suo Nome.
   Buona lettura!
NOVENA A GESÙ BAMBINO . VI Giorno
(dal 16 al 24 dicembre)
 
   Per ottenere Grazie particolari e prepararci all'incontro della Notte di Natale
 
   Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
   O Dio, vieni a salvarmi.
   - Signore, vieni presto in mio aiuto.
   Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo...
   
   Invocazione allo Spirito Santo:
   O Spirito Paraclito, uno col Padre e il Figlio, discendi a noi benigno nell'intimo dei cuori. Voce e mente si accordino nel ritmo della lode, il tuo fuoco ci unisca in un'anima sola. O luce di sapienza, rivelaci il mistero del Dio trino ed unico, fonte d'eterno Amore. Amen.
   Recitare il Credo
 
   O Santo Bambino Gesù, che quando eri fra noi hai mangiato il pane guadagnato con il sudore della tua fronte e per il bene delle folle stanche e affamate lo hai moltiplicato, intercedi presso il Padre anche oggi: ottieni il pane per gli affamati, il lavoro per i disoccupati, la casa per i senza-tetto, una patria per gli emigrati, il vestito per chi è nudo, vienici incontro in questa necessità... (chiedere la Grazia che più ci sta a cuore). Rendici più generosi perché sappiamo condividere del nostro con chi ne è privo, affinché possiamo sederci, da veri fratelli, alla mensa eucaristica. Tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
   Padre nostro. 7 Ave Maria. Gloria al Padre
   
Santo Bambino Gesù, Benedicimi.

   O Immacolata dello Spirito Santo, per il potere che l’Eterno Padre Ti ha dato sugli Angeli e gli Arcangeli, mandaci schiere di Angeli con a capo San Michele Arcangelo, a liberarci dal maligno ed a guarirci da ogni male.
 

Dai Quaderni di Maria Valtorta, 13 giugno 1943
 
  Dice Gesù: 

   «Perché lo Spirito Santo possa scendere e operare liberamente in un cuore, bisogna coltivare in
se stessi la carità, la fedeltà, la purezza, la preghiera e l’umiltà. I miei Apostoli si prepararono alla sua venuta con queste virtù unite ad un intenso raccoglimento.
   Per imparare il medesimo, come per imparare le altre virtù, non avevano che da guardare Maria, la Madre mia. In Essa lo spirito di raccoglimento era intensissimo. Anche nelle occupazioni della vita Ella sapeva vivere raccolta in Dio e sua grande gioia era potersi isolare nella contemplazione1, nel silenzio, nella solitudine.
   Dio può parlare ovunque. Ma la sua Parola giunge a voi, mortali, le cui capacità di recezione sono limitate, molto meglio quando potete essere in solitudine che non quando intorno a voi il prossimo parla, si muove, si agita sovente in meschinità umane. Doppio merito e doppia grazia se potete udire Dio anche fra il tumulto. Ma anche doppia, tripla fatica.
   Però tu, Maria, non contravvenire alla santa carità e alla santa pazienza per l’idea di udire Me. Allora mutileresti il frutto di queste lezioni. Nulla, neppure il pensiero di udire la mia Voce, ti deve rendere poco pronta ad esercitare condiscendenza e pazienza col tuo prossimo. Ti pare di perdere il filo del mio dire?
   Ti rammarichi perché capisci di aver dimenticato qualche gemma del mio dire? Oh! fidati di Me! Io te la farò ritrovare, e più bella di prima perché legata con l’oro della carità e circondata dalle perle della pazienza sminuzzata in infiniti atti, ma tutti, tutti preziosi.
   Ricordati che "tutto quello che fate al prossimo lo fate a Me, Gesù". Perciò sappi uscire dal tuo colloquio con Me per ascoltare i bisogni, anche delle volte molto inutili, del prossimo, sempre con un sorriso e con buona volontà. Tu avrai il merito della carità esercitata e loro non si scandalizzeranno vedendo te irritata per aver dovuto lasciare la preghiera.
   Maria Ss. sapeva, senza alterarsi, uscire dalla meditazione, dalla preghiera, dai soavi colloqui con Dio - e tu puoi pensare a che altezze essi attingessero - ed occuparsi del prossimo senza perdere di vista Dio e senza fare capire al prossimo che Ella era disturbata. Maria sia il tuo modello.
   Anche nella preghiera i miei Apostoli non avevano che da guardare Maria per imparare come si prega per ottenere da Dio. E così per tutte le altre virtù necessarie a preparare la discesa del Paraclito. Anche ora il Consolatore scende con maggiore veemenza quanto più uno spirito è preparato a riceverlo.
   Maria, la piena di grazia, non aveva bisogno di preparazione alcuna. Ma Ella vi ha dato l’esempio. È vostra Madre e le madri sono il vivente esempio per i figli.
   Maria era già piena di Spirito Santo. Era la sua Sposa e dello Sposo conosceva tutti i segreti. Ma in Maria nulla doveva apparire diverso dagli altri. Io stesso, che ero Dio, mi assoggettai sulla terra alle leggi della natura: ebbi fame, sete, freddo, fui affaticato, ebbi sonno; ma Io stesso, che ero Dio, mi assoggettai sulla terra alle leggi del morale: sentii tedio, paura, tristezza, gioii dell’amicizia, inorridii del tradimento, tremai fino a sudare sangue al pensiero di quello che avevo a soffrire, pregai come un umile uomo bisognoso di tutto.
   Anche Maria perciò ricevette, in forma palese, lo Spirito Santo. Anche le più grandi anime devono seguire la via che tutti seguono, nelle manifestazioni esterne, si intende, senza singolarità, senza darsi delle pose che altro non sono che superbie ammantate di umiltà ipocrita. Semplicità sempre perché lo Spirito venga a voi con piacere. E poi saper trattenere lo Spirito Santo con una purezza vivissima2. Egli non sosta dove vi è impurità. Infine fedeltà alle sue ispirazioni.
   Egli è, dirò così, l’Apostolo eterno e divino che predica instancabilmente3 alle anime la dottrina del Cristo, che ve la illumina e spiega. Ma se è male accolto, se le porte dei cuori gli vengono serrate davanti, se è ricevuto con ira, Egli fa quello che Io dissi ai miei Apostoli: se ne va e la sua pace torna a Lui mentre voi ne rimanete senza.
   Dio non si impone fuorché in casi speciali. Egli è sempre pronto a intervenire in vostro aiuto. Ma vuole da voi desiderio di riceverlo, volontà di ascoltarlo, coraggio di seguirlo, generosità di confessarlo. Allora Egli vi abbraccia, vi penetra, vi solleva, vi accende, vi deifica, vi fa cambiare la vostra povera natura animale in una tutta spirituale, vi indìa e come un’aquila a volo vi porta in alto, nei regni della Luce, in plaghe di purezza, vi avvicina al Sole della carità e ve ne  scalda, finché vi apre le porte del suo Regno per una eternità di beatitudine.»

   contemplazione è nostra correzione da comtemplazione 

   2 vivissima è nostra correzione da vivivissima

   3 instancabilmente è nostra correzione da istancabilmente

Divin Pargolo, noi confidiamo e ci abbandoniamo per sempre a Te!