MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

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Pubblicato il 11/04/2023

Terzo giorno di Triduo e Festa di Santa Gemma Galgani con riferimenti alle Opere di Maria

 Santa Gemma3    

   O gloriosa Santa Gemma che sei stata tanto presa dagli interessi della divina gloria e che hai desiderato unicamente che lo Sposo divino della tua anima fosse da tutti conosciuto e da tutti amato, non dimenticare la tua missione ora che sei in Cielo presso il trono del tuo Gesù. Il peccato continua purtroppo a regnare nel mondo e ogni giorno provoca nuove vittime.

   Tu che nel tuo silenzioso e benefico apostolato hai strappato innumerevoli anime all' inferno con le tue preghiere, lacrime e sacrifici, vieni in soccorso a tanti infelici che perdono la loro vita nel peccato. Anche oggi l'amore di Gesù non è compreso e gli uomini, lungi dal ricambiare le sue tenerezze, rispondono invece con ingratitudini e peccati. Continua a zelare onore del tuo Gesù e a questi infelici ottieni il pentimento e il perdono. E a noi pure ottieni il più vivo dolore per le colpe che abbiamo commesso e il proposito di non commetterne più.

   1 Pater; 7 Gloria; 1 Ave; 1 Magnificat

Quaderni di Maria Valtorta, 18 luglio 1943

   Dice Gesù: 
  «Ti ho detto1 che ti avrei spiegato come il Nostro amore aumenta il suo peso d’ora in ora. Non cadere in un errore di interpretazione. In Dio tutto è in un eterno presente. E tutto è perfetto e compiuto. Ma Dio non è mai inoperoso. Egli genera continuamente. Ti porterò paragoni umani per illuminarti meglio. Le Tre Persone che si amano, e che amano la loro opera, sono come altrettante sorgenti di calore che convergono in un punto solo, da cui poi si riversano sull’universo. Ora il calore di tre bocche di fuoco, continuamente emananti onde dello stesso calore (stesso nella potenza uguale sin dall’inizio), cosa produce? Un aumento di calore nell’ambiente in cui si immettono le tre correnti. Ora se questo è raccolto da strumenti pronti a riceverlo, l’equilibrio fra produzione e effusione rimane. Ma se gli strumenti si rifiutano ad accoglierlo, ingombri da altri corpi, l’equilibrio si altera. E, nella vita naturale, possono avvenire anche delle catastrofi.
   Anche nella vita soprannaturale avvengono. Non lo provi forse? Il tuo amore, non riconosciuto e non accettato, non ti aumenta in cuore opprimendolo tanto che delle volte esplode in uno scatto di giusto sdegno? Dico: giusto, perché sono giusto. Dico anche: però superalo per la Carità. E se tanto può in voi che avete un amore relativo, che avverrà di Dio in cui tutto è infinito?
   Il nostro Amore, che l’uomo rifiuta, cresce, cresce, cresce...
  Oh, uomini disgraziati! Sta sopra loro il momento in cui2 quell’Amore tuonerà con ira chiedendo il perché del dispregio. E i tempi attuali sono già i primi soprassalti di questo Amore vilipeso che per giustizia e rispetto della sua Perfezione non può oltre sopportare l’affronto.Onde Io vado chiedendo come un mendico chi apra il cuore l’Amore Nostro intensissimo e se ne faccia vittima, accettando d’essere consumata per dare sollievo all’Amore. È il rogo quello che offro, lo so, lo avverto. Ma non fuggitelo, voi che ancora non siete venduti al Nemico.
   Nessuno, per quanto sia piccolo e meschino, nessuno, per quanto possa esser stato peccatore, può credersi respinto dal Nostro Amore. Esso è Misericordia. E delle anime più misere può fare e vuole fare delle stelle fulgidissime del suo Cielo.
   Venite a Me voi tutti: poveri, macchiati, deboli, ed Io vi farò re. Venite a Me voi tutti che dalla vostra miseria avete saputo capire la mia Grandezza, dalle vostre tenebre la mia Luce, dalla vostra imperfezione la mia Perfezione, dal vostro egoismo la mia Bontà.
   Venite! Entrate nel mio Amore e lasciatelo entrare in voi. Sono il Pastore che si è affaticato fino alla morte per la pecorella smarrita e per essa ho dato il mio Sangue. O miei agnelli, non temete se molti rovi e macchie sono sulla vostra veste e ferite nelle vostre carni. Aprite solo la vostra bocca, la vostra anima, all’Amore mio e aspiratelo. Sarete giusti verso Dio e verso voi stessi, poiché darete a Dio conforto e a voi salvezza.
   Venite, o generosi che mi amate già, trascinate come un tramaglio i fratelli che titubano ancora. Se in tutti chiedo di entrare per dare sollievo all’Amore respinto a voi, anime vittime, chiedo di darvi totalmente a Me, all’opera, distruttrice sulla terra, del mio Amore veemente, ma creatrice di una gloria così alta che voi non potete concepire. 
   Quale fulgore avranno quelle anime che accolsero l’Amore di Dio fino ad esserne consumate!
   Avranno il fulgore stesso del mio Amore che resterà in loro: Fuoco e Gemma eterna di divinissimo splendore
 

   1 Nel dettato del 16 luglio, pag. 170.

   2 Sta sopra loro il momento in cui è nostra costruzione da Il momento sta loro sopra in cui