MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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LIBRO DI AZARIA CAPITOLO 31


Quattordicesima domenica dopo Pentecoste


15 settembre 1946

   Introito: Salmo 84 (83), 2-3.10-11.
   Orazione: Deh! proteggi con eterna bontà, o Signore, la tua Chiesa e, giacché senza di te soccombe la mortale natura umana, sia per la tua continua assistenza allontanata dalle cose nocive e diretta a quelle della salute.
   Epistola: Galati 5, 16-24.
   Graduale: Salmo 95 (94), 1; 118 (117), 8-9.
   Vangelo: Matteo 6, 24-33.
   Offertorio: Salmo 34 (33), 8-9.
   Segreta: Concedici, te ne preghiamo o Signore, che quest'ostia salutare ci purifichi dai nostri delitti e ci renda propizia la tua potenza.
   Comunione: Matteo 6, 33.
   Dopocomunione: I tuoi sacramenti, o Dio, sempre ci purifichino e fortifichino e ci conducano al conseguimento dell'eterna salvezza.
  

   Dice Azaria:
   «Come singola creatura, o come società unita in un unico organismo, il cristiano e i cristiani trovano ogni soccorso dall'essere protetti presso il Signore Eterno dal suo diletto Figlio.
   Così come quando una persona [che] si dirige ad un'altra o per salutarla, o per beneficarla, o per rimproverarla, o soltanto per conoscerla, non ne guarda le mani o i piedi, non le spalle o il petto, ma la fissa nel volto, così il Padre vostro, quando si volge udendo le vostre suppliche, oppure si sdegna dei vostri peccati, o vi osserva per conoscere le vostre azioni e pensieri, che guarda per prima cosa? Il Volto di Colui che è la sua compiacenza e che splende nello spirito dei buoni, ma che resta anche sulle membra inferme del gran corpo che è la Chiesa di tutti i cristiani cattolici.
   Per prima cosa incontra lo sguardo del suo Cristo, e il suo sdegno si placa, e la sua misericordia si accresce per giustizia e per giubilo. Giustizia: avendo il Cristo già scontato i peccati di tutti gli uomini che poi tornano pentiti al Signore o per i quali un altro cristiano prega e soffre insieme al Cristo. Giubilo: perché in ogni giusto, che implora il Signore, Egli risente la voce del suo Impetratore diletto, ed è beato di concedere in suo Nome.
   Ecco perché la liturgia usa la formola: "Per Gesù Cristo Signor Nostro". Tutto il bene avviene per Lui, la Grande Vittima che ha sforzato, con l'efflusso del suo Sangue e con la pienezza del suo dolore, le dighe della misericordia e dell'amore, chiuse a limitare i sentimenti di Dio, violenza che Dio aveva fatto a Sé stesso, sotto lo sdegno della Prima Colpa.
   Saputo che tutto si ottiene attraverso il Cristo e che il Padre non sa rimanere severo se chi alza gli sguardi supplici è il Cristo, Capo della Chiesa, ecco che potete pregare con parole sicure per Essa che ha bisogno di tante preghiere per essere forte, compatta e santa. L'ora di Satana batte come una tempesta contro i lidi segnati dalla Croce. Una promessa sta come scogliera a difesa della Chiesa Apostolica. La parola di Gesù: "Non prevarranno".
   Ma osservate le parole che accompagnano questa promessa! Esse ricordano una qualità della Chiesa. E suscitano un altro paragone evangelico. Dicono: "Tu sei Pietra e su questa Pietra edificherò la mia Chiesa".
   Costruzione solida, perciò. Di pietra. Non di molle mota che il vento dissecca e disperde, o l'acqua discioglie; non di calcina che il tempo deteriora; non di mattoni che un piccone può scalzare se insinuato fra l'uno e l'altro, oppure abbattuto con rabbia su essi può frantumare. Ma di pietra. Una pietra sola, potente, incrollabile, inattaccabile, solida, sicura. Vi ricordate di Giovanni Battista? Quale è l'elogio che fa Gesù al suo Precursore? È questo: "Che siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento?".
   Giovanni, il Precursore, non era una canna che il vento scuote a destra e a manca, e la mano di un fanciullo o il passare di un animale spezza. Egli era un forte sino alla violenza, a quella violenza con cui si difende e si conquista il Regno dei Cieli. Giovanni, Precursore del Cristianesimo, doveva essere questa forza che nulla incrina e abbatte. Altrimenti come avrebbe potuto preparare le vie del Signore se fosse stato un debole che chicchessia poteva gettare da parte?
   Ma la Chiesa militante non è forse colei che precede la Chiesa trionfante ed eterna, e prepara il gran Trionfo dell'Agnello nella Gerusalemme celeste? Come potrebbe la Sposa vestirsi di bisso rilucente per le sue nozze senza più pianto, se da regina divenisse schiava, se davanti all'onde di Satana si spogliasse dei suoi membri come di foglie strappate dal turbine, o si sgretolasse come casa che crolla? Orrore! Orrore senza nome! Ma colui che vide il Cielo e l'Ultimo Tempo lo dice: "Ecco venire un gran dragone rosso... e con la coda si traeva dietro la terza parte delle stelle e le faceva precipitare".
   Pregate, cristiani, pregate perché non più di un terzo cada travolto da Satana, dalle sue sette maledette idre, dalle decuple armi infernali, dal serpentino e diabolico suo lavoro.
   Pregate, pregate perché l'organismo dei credenti, la Chiesa militante, rimanga "Pietra" e non divenga mota, calcina o mattone. Alzatele intorno la barriera del vostro orare perché veramente l'ora è tremenda. Tremenda più dell'ora delle tenebre in cui fu immolato il Cristo. Perché contro il livore di un mondo insatanassato si drizzava allora il Cristo contro il Quale il prevalere era relativo, essendo senza misura il suo potere e la sua Santità; ma in quest'ora, lunga e sempre più tenebrosa, il mondo insatanassato che si drizza contro voi cristiani, contro la Chiesa, non ha di fronte che uomini, ossia esseri in cui, come dice l'Orazione, è la mortale natura umana la quale, senza l'aiuto di Dio, soccombe. E tanto più soccombe quanto più è già infettata e ammollita dai vapori del mondo e della scienza del mondo.
   Pregate indicando al Padre il mistico Capo della Chiesa, onde, per rispetto al Volto del suo Cristo, l'Altissimo intervenga ad impedire gli sfregi che già subì nel Venerdì Santo, figura di quelli che nei secoli, e sempre più violenti, si sarebbero avventati contro il Capo e il Corpo mistico di Cristo. E per pregare con merito pregate da giusti, ossia, come dice il Beato Paolo, "camminate secondo lo spirito", non soddisfacendo i desideri della carne.
   La parte eletta è lo spirito. Date allo spirito la precedenza, dategli la regalità. La carne è l'ancella, lo spirito è il re. Se l'ancella avesse a divenire abusivamente regina, la vostra natura - in cui si delinea la somiglianza del Creatore facendo dell'uomo l'anello che congiunge le perfezioni creative animali, vegetali, minerali, alle supercreazioni angeliche e, più ancora, dandovi una parte spirituale come noi siamo e dandovi una parte carnale come lo stesso Cristo assunse per redimere vi fa simili al Fratello Divino, al Primogenito dei Viventi - perderebbe somiglianza1 col Padre e col Figlio, e con lo Spirito Santo, per la spirituale immortalità, per la facoltà di unirvi a Gesù compiendo nella vostra carne ciò che manca alla Passione di Cristo, per l'intelletto acceso dalle Virtù infuse e dai Sette Doni, e diverreste simili ad animali inferiori che solo carne sono e che, cessato il respiro, nulla più sono in eterno.
   Nel perpetuo contrasto fra carne e spirito: il vostro campo di battaglia e di vittoria, siate fermi a dare tutte le armi allo spirito perché sia giustiziere della carne. Santa giustizia che ferisce, doma, spezza, per dare un giorno la sua stessa gloria eterna alla materia che ora ferisce perché sia sanata! Santo combattimento che vi libera dai rigori della Legge perché colui che è guidato dallo spirito non pecca in maniera volontaria e meditata, ma, se anche cede per un improvviso assalto della materia, subito si rialza e non è più male la sua caduta, ma buona cosa, perché segna una vittoria sullo sconforto, sulla sfiducia, sulla superbia. Il Male che serve contro sua voglia al Bene. Perché il Male è un "libero incatenato". Ricordatevelo sempre. Può nuocere ancora, ma non oltre un limite, e la sua presenza, la sua possibile astuzia, la sua instancabile attenzione a ferire, servono a mantenere vigilanti, a farvi invocare l'aiuto di Dio e a darvi corone di vittoria.
   Dio è Bontà. Tutto Egli fa "cosa buona". Se proprio Satana fosse stato uno non vincibile dagli uomini, Dio non avrebbe lasciato questa "cosa cattiva". Ma nel suo perfetto male Satana serve alla glorificazione degli eroi dello spirito, ai veri fedeli al Signore.
   E per questi eroi dello spirito la Legge del rigore non è più. Così come la loro volontà respinge le cose della carne, così la Volontà e Giustizia Divine annullano le involontarie debolezze, subito riparate per desiderio d'amore, e aprono le porte del Regno ai figli fedeli. Le apre da quando ancor dura il giorno terreno, dando i suoi doni, che sono la carità, il gaudio, la pace, la pazienza, la benignità, la bontà, la longanimità, la mansuetudine, la fedeltà, la modestia, la continenza, la castità. Le virtù che erano nell'Uomo perfetto, nel Signor Nostro Gesù Cristo, il quale, pur essendo Dio, quando rivestì una carne, facendosi simile a voi volle dare al suo spirito i doni e le virtù per poter resistere a Satana e al mondo e conservarsi perfetto agli occhi del Padre e degli uomini.
   "Chi di voi mi può convincere di peccato?". Oh! pace, pace davanti agli accusatori, e ai giudici, e alla morte, e a Dio, poter dire questa frase! E questa frase divina può fiorire luminosa, dolce, incutente rispetto a chi l'ode, calma e serenità in chi la dice, in coloro che hanno camminato secondo lo spirito crocifiggendo come Cristo, del Quale sono, la loro carne nei vizi e nelle concupiscenze. Allora, servendo con lo spirito-re lo Spirito Ss., meriterete l'Angelo del Signore, ed egli vi salverà quando, troppo furente per le vostre capacità di resistenza, sarà l'assalto di Satana e dei suoi servi.
   Non temete! Non temete, o dolci anime che amate il Signore sino al sacrificio di voi e delle sue stesse gioie purché il mondo si salvi e venga il Regno di Dio. Non temete! Voi avete capito la Verità che ha parlato. Avete cercato prima di ogni cosa il Regno di Dio, e non per voi soltanto, ma per tutti. Ed esso è in voi. È già in voi. E questo soltanto ha valore. Le altre cose vi saranno date per giunta. Ma se anche non vi venissero date, perché la guerra di Satana e degli uomini le distruggessero mentre vi scendono dal Cielo, non temete. È come se voi tuttoaveste compiuto, e dato, e ricevuto. Coloro che non avranno le cose date per giunta non siete voi. Sono gli altri.
   A chi non vuole ricevere, non viene dato. A chi vorrebbe ricevere, ma non per lo spirito sibbene per le concupiscenze e le opere della carne, non viene dato. Ma nulla e nessuno può rapire i doni dello Spirito a coloro che lo amano con tutto sé stessi sino al sacrificio.
   Ed ora veneriamo la Benedetta dal Cuore trafitto. Maria, non è questo un dono? Vederla. Così come la mirò Giovanni ai piedi della Croce.
   Piccolo Giovanni, prendi il tuo posto. Consola tua Madre. Anche l'Apostolo era straziato, eppure consolò la Straziatissima. Perché egli aveva il suo solo dolore. Ella tutti i dolori presenti e futuri di Corredentrice. Anche quelli che tu sai... Imita Giovanni, tu, piccolo Giovanni spezzato dal tuo dolore, che è tanto grande, ma che non è nulla rispetto al dolore della Madre Dolorosa. Rosa Mistica, tutte le spine dell'immenso roseto che è il mondo, nessuna classe esclusa, si appuntano nel suo cuore candidissimo e lo fanno vermiglio...
   Bevi il suo pianto e sta' sotto al suo manto. Ti è Madre. In Cielo saprai quanto...»
  

   E vedo la Dolorosa... e vedo una mano avventarle nel cuore un fascio di spine... E la Dolorosa volge il capo in direzione opposta di quellamano maschile, forte, adunca... e piange senza singulti... Una pioggia di lacrime che cadono a destra, per terra... Lo sconforto di Maria Ss... Oh! non posso tutto dire di ciò che vedo!... Dimentico il mio dolore davanti al suo e la chiamo con tutto l'amore di cui sono capace...
   Sono una povera piccola creatura... Ma, oh! Madre, aumenta le mie capacità di consolarti per quanti sono coloro che ti colpiscono... ci colpiscono così!...
   Madre! Non basta aver chiesto2 che mi venga tolta ogni dolcezza, ogni estasi d'amore per loro? Quando, allora, renderò loro lo spirito che Tu vorresti in essi? Quando morirò?
  Sia fatta la Volontà di Dio... Ma amami e consolati col mio amore, Madre, Madre, Madre Dolorosa...


    1 perderebbe somiglianza… La frase si capirebbe meglio se fosse costruita nel modo seguente: … la vostra natura… perderebbe la somiglianza che ha col Padre per la spirituale immortalità, che ha col Figlio per la facoltà di unirvi a Gesù compiendo nella vostra carne ciò che manca alla Passione di Cristo, e che ha con lo Spirito Santo per l'intelletto acceso dalle Virtù infuse e dai Sette Doni,…

    2 aver chiesto…, come nel punto che abbiamo annotato a nota 47.