MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DEL 1943 CAPITOLO 179


18 novembre 1943

   Dice Gesù:
   «Continuo a parlare ai miei precursori, a coloro che col loro olocausto preparano le vie del Signore e evangelizzano senza altra forma che non sia quella della loro vita santa.
   Gioite, o miei servi fedeli che non vi contentate di salvare la vostra anima, ma vi offrite perché la Luce vinca sulle Tenebre e la salvezza sia data a molti che ora di essa non sono ansiosi. Quando sarà la mia ora non sarò solo a regnare. Voi sarete con Me. Fin da questa Terra sarete con Me durante il mio Regno d’amore e di pace. Non ve l’ho forse promesso[590] che voi sarete dove Io sarò e che avrete un posto nel mio Regno? Come dignitari di una reggia, i vostri spiriti mi saranno corona sulla Terra, servendomi come luminosi ministri, e erediteranno quel possesso della Terra che Io ho promesso ai mansueti e che diverrà possesso dei Cieli quando la Terra più non sarà.
   Molto prima di quell’ora, o voi, giusti, possederete il Cielo. Esso sta già aperto a ricevervi nell’ora del vostro transito fuori dal carcere attuale. Ma allora sarà possesso fulgido completo, cognito a tutte le creature, assunzione alla gloria anche della carne con la quale avete conquistato il Cielo facendo di essa il principale strumento di sacrificio per fedeltà al vostro Dio.
   Vincitori di Satana che la carne ha corrotta, vincitori del senso che in voi si agita per eredità di peccato e per aizzamento di Satana, possederete l’Universo insieme al vostro Dio e sarete specchi di Dio che apparirà nelle vostre carni glorificate in tutto il suo splendore. Simili al Padre sarete, o figli santi. Simili a Gesù, Figlio mio santissimo[591]. Simili a Maria, Regina nostra.
   Del Padre avrete la somiglianza intellettiva e dei due gloriosissimi Viventi in Cielo la somiglianza umana e, poiché avere l’Intelletto è come avere la Parola e l’Amore e dove è Uno sono i Due altri della Triade perfetta, voi avendo la somiglianza del Padre sarete possessori di quella Perfezione che fece l’uomo simile a Lui e lo elesse per figlio.
   Prima di quell’ora sarete i dignitari del mio Figlio, vedrete il miracolo d’amore di una Terra immersa nella pace e volta ad udire Dio, conoscerete quale sarebbe stato il vivere dell’uomo se non avesse avvilito se stesso col connubio di Satana.
   Non sarete defraudati di quest’ora, o amorosi seguaci del­l’A­more fatto carne. Quello che ora udite suonare in voi, parola del mio Figlio ai suoi più diletti, lo udrete suonare ai quattro punti del globo, e vedrete gli uomini accorrere per sete della Scienza vera. Gli uomini, non i bruti in veste d’uomo, non i demoni dal volto umano, non i perpetui Giuda che vendono il Figlio mio e feriscono col loro mercato l’Amore trino che è inscindibilmente Uno.
   Se ora è tempo in cui schiere di angeli al comando di Dio lottano contro schiere di demoni che vogliono assoggettare la Terra, allora sarà il tempo che schiere di giusti areranno la Terra per prepararla alla Parola, regnante un’unica volta sulla Terra prima della sparizione del mondo.
   Là dove è il Maestro là sono i discepoli, e voi vi sarete, poiché avete amato il Maestro più di voi stessi, sarete là dove Esso terrà l’ultima lezione.
   E poi con Lui, schiera di luce dietro la Luce risalente ai Cieli, tornerete alla dimora a pregare per i viventi dell’ultima ora e ad attendere l’Ora del Giudizio in cui ancora sarete presso il Figlio mio, non più Salvatore ma Giudice del mondo, perché il tempo della salvezza sarà passato e il numero degli eletti compito.
   Trionfo nel vostro trionfo quell’ora, figli. E poiché vi amo vi dico che dovete essere senza misura nella volontà attiva di conquistare la santità, perché quell’ora sarà per voi tale che mille vite immolate per essa e i tesori della Terra lasciati per quel tesoro non sarebbero sufficienti ad equiparare la gloria di quel­l’ora e la beatitudine del possesso eterno di Dio.»

[590] promesso, in Giovanni 14, 2-3; promesso ai mansueti, in Matteo 5, 5. Accanto alla data, la scrittrice mette il rinvio a Isaia 11.
[591] Figlio mio santissimo. Così annota la scrittrice su una copia dattiloscritta: Qui comincia a parlare Dio Padre invece del Figlio. Sul quaderno autografo, invece, mette una crocetta all’inizio del capoverso che segue, per richiamare la seguente nota, scritta su un ritaglio di carta che poi ha cucito alla pagina del quaderno: Non necessita, dice, altro che somiglianza umana, perché somigliando a Dio Padre si avrà la somiglianza anche del Figlio come Dio. Perciò chi è a somiglianza di Dio, Spirito creatore, non ha che da prendere la somiglianza fisica del Dio incarnato e della Madre sua che fu la creata a perfetta immagine e somiglianza di Dio (spie­gazione data da N.S. al dettato del 18-11).