MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DEL 1943 CAPITOLO 53


9 luglio 1943

   Dice Gesù:
   «Il Signore parlando a Mosè disse[132]: “Non vogliate contaminare le vostre anime con nessun rettile che striscia sopra la terra. Io sono il Signore che vi ho tratti dall’Egitto per essere vostro Dio; e voi sarete santi, perché Io sono santo”.
   Queste parole ti hanno colpito. Le vogliamo meditare insieme? Il tuo Maestro parla. Al popolo ebraico di allora non poteva il Signore dare la perfezione della Legge come poi l’ho data Io a un mondo più progredito e avviato a sempre maggiore civiltà. Civiltà non vuole dire perfezione. Vuol dire unicamente complicazione. Voi siete divenuti sempre più complicati nelle abitudini, nei costumi, nei divieti.
   Allora le folle vivevano seguendo l’istinto più che ogni altra cosa e, se anche commettevano cose che alla vostra mentalità attuale appaiono ripugnanti, non erano responsabili come lo siete voi per tante altre. Essi le compivano senza malizia, portati a compierle dalle necessità e dalla mentalità loro propria. Voi le commettete con malizia e qui sta la colpa. Tu però noti che, per quanto avessero molte attenuanti al loro modo d’agire, data la loro limitata civiltà, furono puniti quando oltrepassarono la misura nel male commesso dalla loro mentalità bambina.
   Il Signore dà loro delle leggi minute, e nello stesso tempo esterne più che interne. Io parlerò per le vostre anime. Il Padre a Mosè parla anche per l’involucro delle vostre anime. Era un involucro la cui asprezza rendeva quasi ferino, nell’istinto e nel costume. Onde il Creatore dovette continuare la sua creazione di voi, quali persone morali, limando, lisciando, mondando il vostro involucro. Da qui le minuziosaggini materiali della Legge. Ma non deve, un’anima persa in Cristo-Luce, vedere le cose materiali. Deve vedere quello che sotto alla natura si cela: ossia lo spirito e quanto è detto allo spirito.
   “Non vogliate contaminare le vostre anime con nessun rettile che striscia sulla terra”. Leggi: con nessun rettile spirituale che insidia la vostra anima.
   Le passioni sono i rettili satanici che salgono dal profondo fangoso per avvilupparvi il cuore e contaminarvelo. Io ho detto[133]: “Non sono le cose che entrano dalla bocca ed escono per le vie naturali quelle che contaminano l’uomo, ma quello che dal cuore esce corrompe l’uomo”, quando dal cuore escono le passioni malvagie entrate a farvi nido come serpi in un cavo di roccia. Io ho perfezionato la Legge e vi ho mostrato quali sono i rettili che contaminano l’uomo, futuro cittadino della Gerusalemme eterna.
   Alzatevi, creature a cui ho dato la vita della vita. Non strisciate. Non abbiate contatto con ciò che striscia. Io ho dato impulso al vostro spirito per salire. La mia grazia è ala.
   “Io sono il Signore che vi ho tratti dall’Egitto”.
   Il popolo mosaico aveva un grande obbligo verso il Signore che lo aveva tratto dalla schiavitù. Ma, o Maria, considera quale e quanta sia la gratitudine che dovete a Me Redentore. La schiavitù d’Egitto opprimeva gli ebrei sulla Terra, nel giorno mortale. Il peccato d’origine e tutti gli altri peccati opprimono gli uomini per il giorno eterno. Ed Io ve ne ho liberati.
   Io sono il Liberatore della stirpe umana e in verità ti dico che fra i condottieri e i liberatori di tutta la Terra, dai primi agli estremi giorni, non ve ne è né sarà uno simile a Me. Quale obbligo dunque avete d’amarmi! Sì. Di amarmi. Io, in cambio di quanto vi ho dato, non chiedo che amore.
   Io vi ho tratti dalla colpa per essere vostro Dio. Ma non il Dio che appare fra turbini e fulmini e incenerisce e colpisce. Io sono il Gesù, il Dio di bontà, che appare come un candido fiore da un candido cespo per salvarvi, e passa fra voi sanandovi e benedicendovi, e muore benedicendovi e dandovi perdono e Vita.
   Ma voglio che voi cerchiate di imitarmi. Tale il Cristo tale il cristiano, o figli che ho immerso nel mio Sangue, eterna Piscina probatica[134] dove guariscono le infermità dello spirito. Il Signore dice: “Sarete santi perché Io sono santo”. Io vi dico[135]: “Siate perfetti come è perfetto il Padre mio”.
   Oh! non vi do limitazione alla santità. Vi do la guida per condurvi: rinnegamento di ciò che è Male. Vi do l’arma per vincere: la mia Croce. Vi do la medicina che rinforza e guarisce: il mio Sangue. Vi do la misura della perfezione da raggiungere: quella di Dio. Raggiungetela e farete giubilare il Cuore mio.
   Ecco, piccola discepola del mio Cuore, ecco vista, attraverso la pupilla del Figlio di Dio, la parola del Padre, eccola spiegata e compresa alla luce dello Spirito. Poiché in ogni parola nostra è il Dio Uno e Trino, e ogni parola va compresa con l’aiuto di Dio Uno e Trino.»

[132] disse in Levitico 11, 43-45.
[133] ho detto in Matteo 15, 10-11.15-20; Marco 7, 14-23.
[134] Piscina probatica…, come nell’episodio riferito in Giovanni 5, 2-9.
[135] vi dico, come in Matteo 5, 48.