MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DEL 1943 CAPITOLO 70


25 luglio 1943

   Dice Gesù:
   «Ecco, guardiamo insieme due miracoli[175] del Vangelo. Però, poiché Io sono Dio e parlo con intelligenza divina, non ti prospetterò i miracoli come solitamente vi vengono prospettati. Ma ti farò notare il miracolo nel miracolo.
   Cominciamo dalla moltiplicazione dei pani e dei pesci.
   I miei sacerdoti predicano continuamente la potenza di Dio che sfama le turbe moltiplicando il poco cibo. Bello e dolce miracolo. Ma per un Dio che ha moltiplicato i soli nel firmamento, cosa è mai la moltiplicazione di poche briciole di pane? Io, il Cristo, il Verbo del Padre, vi insegno un altro miracolo nel miracolo. Un miracolo che potete compiere anche voi quando sapete raggiungere quella potenza che occorre.
   Come ottengo Io quel miracolo? Soltanto col toccare i pani e con lo spezzarli con le mie mani di Dio? No. Dice il Vangelo: “… e rese grazie”. Ecco il miracolo del miracolo. Io Figlio del Padre, Io Onnipotente come il Padre, Io Creatore con il Padre, rendo grazie. Prego il Padre, mi umilio con atto di sommissione e di fiducia. Io non mi credo esonerato dal dovere di chiedere all’Eterno Padre, il quale ha il dovere di soccorrere i suoi figli, ma ha anche il diritto d’esser riconosciuto come supremo Signore del Cielo e della Terra.
   Io: Dio come Lui, me lo ricordo questo diritto e compio questo dovere e ve lo insegno. E, col dovere di rispetto, quello di fiducia. Il miracolo del pane moltiplicato si compie dopo che Io ebbi reso grazie al Padre. E voi?
   L’altro miracolo. La barca di Pietro, presa da venti contrari, imbarcava acqua e sbandava. E i miei discepoli, con una grande paura per la loro vita, si affannavano a raddrizzare il timone, a legare le vele, a gettare soprabordo l’acqua, la zavorra, pronti a gettare le ceste dei pesci e le reti, pur di alleggerire la barca e giungere a riva.
   Le burrasche sul lago erano frequenti e improvvise e non c’era da scherzare. Molte volte Io li avevo aiutati. Ma quel giorno Io non c’ero. Non c’ero materialmente, con loro. Ma il mio amore era su loro, perché Io sono sempre su chi mi ama. E i discepoli avevano paura. Ma - ecco il miracolo - ma non chiamato, non presente, Io venni a mettere pace sui flutti e pace nelle anime.
   La bontà mia è un continuo miracolo, figlia, un miracolo sul quale troppo poco riflettete. Quando vi viene presentato questo punto evangelico, vi si fa notare la potenza della fede. Ma la mia Bontà, che precorre anche ai vostri bisogni di discepoli e vi viene incontro camminando fra flutti di tempesta, perché non ve la fanno osservare?
   È più grande dell’Universo, del Bisogno e del Dolore, la mia Bontà; ed è più vigilante di ogni intelligenza umana. Ha radici nell’amore paterno di Dio, la mia Bontà. Perché non venite ad essa, non le credete ciecamente, non attingete alla sua infinità?
   Io sono con voi[176] fino alla fine dei secoli. Sono lo Spirito di Dio fatto carne. So i bisogni della carne, so i bisogni dello spirito e ho la potenza di Dio per aiutare i vostri bisogni, come ho l’amore che mi sprona ad aiutarli. Poiché sono Uno col Padre e con lo Spirito, col Padre dal quale procedo e con lo Spirito per il quale presi carne, e del Padre ho la Potenza e dello Spirito la Carità.»
   Questa mattina sono rimasta a bocca aperta. Avevo finito di scrivere quanto sopra mentre Marta era a Messa e mamma dormiva. Raro, prezioso momento di silenzio, dunque. Una festa!
   Torna Marta e mi dice, parlando del poco pane che aveva: “Mah! Ci vorrebbe che succedesse quello che dice il Vangelo oggi”.
   E io: “Perché? Che dice?”.
   E Marta: “Eh! dice della moltiplicazione dei pani e dei pesci”.
   Sono rimasta come un pesce, a occhi e bocca sgranati. Gesù mi aveva spiegato il Vangelo di questa domenica! Le assicuro che non pensavo lontanamente che oggi ci fosse questo brano evangelico.

[175] due miracoli, quello della moltiplicazione dei pani e dei pesci, già annotato il 22 luglio, e quello di Gesù che cammina sulle acque, riferito in Matteo 14, 22-33; Marco 6, 45-52; Giovanni 6, 16-21.
[176] Io sono con voi…, come in Matteo 28, 20.