MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DEL 1943 CAPITOLO 52


8 luglio 1943

   Dice Gesù:
   «È venuta stabilendosi nelle città e nei paesi più importanti una associazione benefica detta dei “Datori di sangue”, la quale consiste di volonterosi che dànno, a richiesta dei medici, del loro sangue agli svenati civili o militari. Molte vite sono state salvate così, e questi generosi sono encomiati, additati d’esempio alla Nazione, aiutati a superare la debolezza conseguente all’atto. Sono, insomma, tenuti in atmosfera di privilegio.
   È giusto. La loro è una grande carità, e se Io ho promesso[130] un premio a chi dà un bicchiere d’acqua in mio Nome, saprò certo avere un grande premio per chi sa dare il suo sangue per carità di prossimo e non estingue il merito della sua carità con colpe gravi.
   Ma non ci pensate che Io ve l’ho dato tutto il mio Sangue, e non per dare salvezza ad una carne che poi dovrà sempre morire, ma per dare salvezza di vita eterna alla parte che non muore in eterno?
   Ve l’ho dato il mio Sangue, ed era quello di un Dio, fra strazi inauditi e inaudite offese. Ve l’ho dato non chiesto. Ve l’ho dato per amore. Mi sono vestito di carne per potervelo dare. Mi sono esiliato dai Cieli per potervelo dare. Ho sofferto per trentatré anni fame, freddo, stanchezze, soprusi, beffe, per potervelo dare. Ho finito la mia vita sopportando il tradimento, che è tormentoso più d’una ferita, il bacio infame bruciante più d’un rogo, le sevizie di bugiardi sacerdoti, di insani governanti, di una plebe senza riconoscenza e senza onestà, sopportando gli scherni di soldatesche pagane, le torture di una legge umana, una sentenza obbrobriosa, una morte orribile, tutto per darvi il mio Sangue.
   L’ultime stille del mio Sangue, che aveva bagnato le strade e le corti di Gerusalemme e aveva lasciato le sue impronte nel palazzo dove era un potere male interpretato e un cuore solo timoroso di perdere il potere, s’erano raccolte tra il cuore e il polmone privi di moto, e mi furono con violenza levate. Ma nella separazione del mio Spirito dalla carne ormai spenta, Io ho esultato che anche quelle ultime stille fossero sparse.
   Ero venuto per darvi tutto il mio Sangue e ve l’ho dato, e ve lo do, continuamente, nei sacri misteri. Ma se sapessi che con una mia nuova venuta voi vi convertiste, o perfetti pagani, o duri rinnegatori del vostro Dio Crocifisso, verrei per darvi il mio Sangue in forma umana, quale ci vuole per voi che vivete solo di carne e sangue, e avete ucciso o intorpidito lo spirito e con lo spirito l’amore e la fede.
   Ma a nulla gioverebbe. Aumentereste il vostro peso di colpe davanti agli occhi del Padre, e se allora ebbi uno che mi vendette per trenta denari, ora ne avrei mille e centomila che mi baratterebbero per il bacio d’una peccatrice, per l’utile di una promozione, per meno ancora.
   Dirvi che siete e vivete di carne e sangue è farvi ancora un elogio. Vivete di fango e nel fango, nuovi farisei che vi battete il petto e simulate una religione e una fede ma ve ne fate solo un trampolino per utile vostro, utile terreno. Vivete non solo nel fango, ma in ancora più limacciosa materia, voi che neppure avete la falsa pietà dei nuovi farisei e siete peggio dei pagani di or sono venti secoli, e mescolate delitto a lussuria, ladroneccio d’ogni sorta a vizio d’ogni misura.
   Ma, secondo l’antica legge[131], chi usa d’una cosa malvagia con la stessa cosa morrà. Voi vivete nel fango e nel fango morrete. Precipiterete dal fango della terra al fango dell’inferno, poiché avete distrutto la mia Legge nei vostri cuori, la mia Legge nuova di pietà, d’amore, di purezza, di bontà.
   Ma per la milionesima volta vi dico, in verità, che solo coloro che sono segnati dal mio Sangue, e che vivono non nemici ma amici del Cristo Crocifisso, vedranno nell’ora della morte sorgere l’aurora del giorno eterno, dove ogni tribolazione finisce e subentra la beatitudine di possedere per sempre Iddio, senza veli e senza limitazioni.»

[130] ho promesso in Matteo 10, 42; Marco 9, 41.
[131] l’antica legge, espressa in Sapienza 11, 16.