MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DEL 1944 CAPITOLO 247


30 gennaio 1944

   Quanto è stato la mia dolcezza di oggi.
   Lavoravo a quel merletto che lei sa e ascoltavo della musica in compagnia dei familiari. Ero perciò distratta da cose comuni. Quando d’improvviso la visione mi astrasse dandomi altro volto che, per fortuna, solo Paola comprese. Sono rimasta con quella gioia per tutto il pomeriggio sino al momento del collasso solito, venuto più presto del solito, perché quando “vedo” così[112] le mie forze fisiche e specie cardiache hanno una grande dispersione, che non mi cruccia perché è compensata da tanta gioia spirituale.

   [Segue il capitolo 185 dell’opera L’EVANGELO]

   Peccato che lei oggi non sia venuto. Avrebbe visto un viso di beatitudine ed io avrei potuto sapere in che muto, perché Paola dice che se ne accorge nonostante io continui a lavorare anzi più velocemente che mai, ma non sa spiegare di più… Almeno mi saprei regolare e all’occorrenza fare come Mosè[113]: mettermi un velo sul volto.

[112] quando “vedo” così…: espressione che sarà ripresa e spiegata nel “dettato” del 3 febbraio.
[113] come Mosè in Esodo 34, 29-35.