MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DEL 1944 CAPITOLO 304


3 maggio 1944

   Marta è a Lucca per la Festa di S. Croce. Per quanto mandarla via sia perdere l’unico conforto che ho intorno, l’ho mandata volentieri perché preghi per me il Volto Santo e porti la mia offerta.
   Oh! che offerta che mi fa nausea! Non è il denaro che amo dare a Dio. Ma posto che ora Egli da me non accetta più nulla, devo e posso solo dare il denaro come i cattolici-farisei usano.
   Ricevo della posta. Parole di conforto. E mi ci inquieto. Paola dice: “Non riesco più a dormire”, lei che dormiva 10 e anche 12 ore filate. Ribatto: “E io neppur più a riposare senza dormire. Devo impazzire per forza”. Non sopporto niente. Persone, cose, fiori, bestie, libri, tutto mi lascia o indifferente o ancor più eccitata.
   Prego. Ma sono presa dalla paura che ogni mia supplica si volga in maggior castigo.