MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DEL 1944 CAPITOLO 326


27 maggio 1944

   Dice Gesù:
   «Maria. Di’: “Eccomi” come le stelle di cui parla la profezia324, e piena di letizia vieni ad ascoltare Me.
   È la vigilia della Pentecoste. La Sapienza non è scesa una volta sola col suo fuoco. Ella scende sempre a darvi i suoi lumi. Basta che la amiate e la cerchiate come tesoro preziosissimo. Il mondo perisce perché ha deriso e respinto la Sapienza camminando fuori delle sue vie.
   Molta scienza ha messo l’uomo nella sua mente. Ma è più ignorante di quando era primitivo. Allora cercava la via del Signore e tendeva l’animo per accoglierne le parole. Ora cerca tutto fuorché ciò che dovrebbe cercare e riempie il suo essere di tutte le più inutili e pericolose parole. Ma non di quelle che sarebbero la sua vita.
   “Il Signore” dice Baruch “non scelse i giganti per comunicare ad essi la parola della Sapienza”.
   No. Il Signore non sceglie i giganti. Non li sceglie. Non li sceglie, uomini laici o consacrati che vi credete molto soltanto perché siete pieni di orgoglio e agli occhi miei siete meno di stridule cicale. Il Signore non guarda le vostre patenti né le vostre cariche, non la veste e non il nome che avete. Queste sono come bucce messe su quello che Dio guarda per misurarne il valore: l’animo. E se non avete animo acceso di carità, generoso nel sacrificio, umile, casto, no, che il Signore Iddio non vi sceglie per suoi prediletti, per depositari delle sue ricchezze sapienziali.
   Non siete voi che potete dire a Me: “Voglio esser io colui che sa”. Io sono che posso dire: “Voglio che costui sappia”. Posso avere per voi della pietà, questa ancora, perché siete degli infelici, malati delle più brutte lebbre. Ma quanto ad avere per voi una predilezione di scelta, no. Non lo meritate.
   Sappiate meritarlo con una vita retta. In tutto. Ché se conservate fede ai vostri obblighi più gravi ma mancate nelle cose meno palesi ma più profonde, non siete più retti. Non lo siete. E questo vostro livore non è che un motivo umano che si veste di una bugiarda veste di zelo. L’intenzione non è retta. Perciò non vale.
   E tu vieni a conversare col Maestro tuo. Vieni, ché Io ti traggo dal sepolcro del dolore, né ti accascio con una visione, d’altronde già vista325, di terrificante maestà. Della risurrezione dei morti osserva solo il lato spirituale applicato alla solennità attuale. È lo Spirito di Dio che infuso in voi dà la Vita. Amalo, invocalo, siigli fedele. Avrai la Vita e la Pace. Quella oltre la Terra. Questa anche sulla Terra.»

[324] profezia che è in Baruc 3, 24-38 compresa la citazione che segue più sotto.
[325] vista il 29 gennaio.