MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

A A A

QUADERNI DEL 1944 CAPITOLO 330


31 maggio 1944

   [Nello stesso giorno è stato scritto, su un altro quaderno, il capitolo 26 dell’opera L’EVANGELO]

   Dice Gesù:
   «Quando hai visto344 l’eterno Paradiso ti sei chiesta perché le anime testé formate avessero gradazione di colore diverso.
   Non è che in realtà queste spirituali scintille animatrici abbiano un colore. Perché i tuoi sensi lo potessero comprendere e la tua attenzione notarlo e chiedertene la ragione di verità, ti fu mostrato questo sensibile variare di colore. Ma esso doveva servire unicamente a farti chiedere: “Perché tali differenze se la Sorgente è una?”.
   Dio Creatore è illimitato nel suo potere. Dio Creatore è perfetto nel suo creare. Dio Creatore è previdente nel suo operare.
   Non ha fatto unicamente stelle per il cielo. Non avrebbero servito che alle vostre notti. Non ha fatto unicamente la luna per pianeta. Non avrebbe servito che ad indicarvi il trascorrere dei mesi. Non ha fatto unicamente il sole o unicamente tanti soli. Vi avrebbero arso splendendo notte e giorno senza interruzione.
   Ma ha fatto il sole per il giorno e ne ha regolato il rotare degli altri pianeti intorno perché questi avessero regolati, da legge d’ordine, luce e calore. Ha fatto la luna per prima misura del tempo e perché regoli le maree ed altre più intime leggi creative. Ha fatto le stelle perché abbiate una bussola nelle notti oscure.
   Non ha fatto unicamente le erbe del prato. Non unicamente le messi del campo. Non unicamente la vite e l’ulivo, non unicamente le piante da frutto. Ma ha fatto queste e quelle e vi ha unito le piante di diletto, i fiori, le piante di utilità che dànno legno per le vostre case, le piante medicinali che vi dànno succhi necessari a guarire i morbi.
   Non ha fatto unicamente i placidi ruminanti, ma anche i veloci cavalli. Non unicamente gli uccelli ma anche i pesci. Non solo le bestie facili ad addomesticare, ma anche quelle che nella loro vita selvaggia sono utili alla pulizia dei campi e delle foreste. Anche il serpe, il maledetto serpe carico di veleno, è utile per questo veleno che cura alcune fra le più penose infermità.
   E tutte queste specie ubbidiscono alla ragione per cui furono fatte, all’ordine che venne loro dato. Dal sole al moscerino non vi è alcuno che dica: “Io voglio fare ciò che mi pare”. Ma con la loro voce di calore se astri, di succhi se piante, di suono se animali o di guizzo se di animali senza voce quali i pesci, dicono: “Sì, Creatore, eccoci. Tu ci hai fatti per questo, e noi questo facciamo a gloria tua”.
   Pensate, o uomini, che avverrebbe se la Terra si impuntasse e non volesse più solcare, immenso bolide, la traiettoria sua nei cieli? Ecco che un emisfero arderebbe e l’altro gelerebbe. Su uno sarebbe eterna tenebra e perciò morte della vita animale e vegetale per tenebra e gelo. Sull’altro sarebbe eterna luce e calore e perciò morte della vita per eccesso di vita e di ardore.
   Pensate, o uomini, se le pecore non vi dessero più lana, le mucche latte, le piante frutti e così via. Eppure se animali, piante e astri seguissero il vostro esempio, il caos vi farebbe perire in un orrore inconcepibile, ora che tutto, meno voi, procede nell’ordine avuto da Dio.
   Il Creatore, come provvede a questo, provvede all’ordine nel riguardo dell’umanità. La sua Mente Ss. pensa che per il bene della Terra occorrono tanti pensatori, tanti scienziati, tanti guerrieri, tanti lavoratori e, nei riguardi dei temperamenti, tanti audaci, tanti miti, tanti attivi, tanti contemplativi. E così via.
   Le anime cessano di animare un corpo e tornano a Dio per esser destinate a seconda dei loro meriti. Dio crea nuove anime per mantenere il numero di creature che devono popolare la Terra. Prima operazione di divino ordine. La seconda è quella di creare, a seconda delle necessità che Egli vede, quella speciale categoria più numerosa dell’altra, onde tutto sia armonico nella razza e l’uno serva all’altro come i denti di un ingranaggio servono all’ingranaggio vicino, facendo muovere la gigantesca macchina senza attriti e senza lesioni.
   Così fa Dio. E se voi ubbidiste così, nell’ordine, tutto procederebbe. Ma voi vi ribellate.
   Chi fra voi è contento della sua sorte? Nessuno. Ben pochi almeno. Sempre irrequieti, dominati dalle passioni, dimentichi di Dio, o molto tiepidi nel fervore, ecco che seguite le voci del disordine e create il disordine.
   Il primo sta nella vostra ribellione alla Legge divina345 che vi dice: “Amate e rispettate Dio, servite Lui solo, amate e rispettate i genitori, non rubate, non ammazzate, non calunniate, non siate viziosi”. Da questo disordine iniziale ecco che scaturiscono tutte le altre sventure, e voi divenite schiavi di voi stessi o di uno di voi che abusivamente si autoproclama ciò che non è. Lo divenite per non aver voluto essere non schiavi ma figli di un Padre che più buono non ve n’è.
   Considerate che persino gli angeli hanno differenze di compiti. E questo è custode di un uomo, e quello annunziatore, e quell’altro serafino adorante. E non vogliate voi soli, in tutto ciò che fu creato, regolarvi secondo la vostra misera volontà.
   “Padre nostro…346 sia fatta la tua volontà”. L’anima testé creata questo lo dice, e se poi è vero che la colpa d’origine la inocula della volontà contraria di Lucifero ribelle, è anche verità di fede che il Sacramento battesimale vi ritorna al candore del­l’inizio celeste e lo Spirito Santo ve ne conferma e l’Eucarestia ve ne fortifica.
   Ripudiate dunque le voci di ciò che è concupiscenza e tornate, tornate, tornate all’ubbidienza. Unitevi alle stelle festanti nel loro ubbidire, ai fiori e alle messi, agli alberi e agli animali, tutti lieti nella loro ubbidienza – oh! quanto superiori a voi in questo! – e vogliate seguire la via che Dio vi ha assegnata.
   E non dite: “Come posso conoscerla?”. Se dai più teneri anni rimanete fedeli, essa vi brillerà davanti come aureo nastro. Se, dopo uno smarrimento, la volete seguire, essa tornerà a splendere. Perché Dio è buono e vuole il vostro bene singolo e collettivo. È pronto a perdonare e ad aiutare le risurrezioni morali e spirituali.
   Quelle variazioni di colore ti hanno voluto far capire che non proviene da Dio la super-numerabilità di questa o quella categoria, cosa che vi fa soffrire. Sono le anime che spontaneamente escono dalla classe in cui il Signore le aveva collocate e turbano l’armonia dell’umano consorzio seguendo appetiti dei quali i meno malvagi sono quelli unicamente egoisti, per avere un benessere relativo, e i più colpevoli quelli che pur di saziarsi sbranano i loro simili annullando libertà, affetti, fede. Valanghe mosse da Satana in odio a Dio.»

[344] visto la sera del 24 maggio e descritto il 25.
[345] Legge divina, quella tramandata in Esodo 20, 1-17; Deuteronomio 5, 1-22.
[346] Padre nostro…”, la preghiera insegnata da Gesù in Matteo 6, 9-13; Luca 11,1-4.