MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DEL 1944 CAPITOLO 351


3 luglio 1944

   Dice Gesù432:
   «Mi avete innalzato sontuose cattedrali e la croce del Figlio mio proclama dovunque la bontà nostra e la vostra sudditanza.
   Ma corrisponde la parola della croce a quella del vostro spirito? Anche sulle tombe degli antichi faraoni sono scritte storie che proclamano la loro eternità e la fedeltà dei sudditi. Ma a che servono? Essi, i re di cui è detto: “siete immortali”, sono ben morti e morti i sudditi. Polvere, morte, obblio, nulla: ecco cosa è la realtà, e le parole gridano vane professioni su delle tombe.
   Non è lo stesso con voi? Cosa sono i templi se non sono fatti vivi dal vostro vero amore? Mi possono bastare? Esser degni di Me? È detto433: “L’Altissimo non abita in templi fatti dalla mano dell’uomo”. E ciò era detto per il Tempio di Salomone, la più sontuosa delle case che mano d’uomo mi elevò. Ora in ogni chiesa vive il Figlio mio, per la sua infinita bontà di Redentore e Amico. Ma Io, Io Padre e lo Spirito Paraclito dove possiamo far dimora?
   Nostro tempio, non fatto da mano d’uomo, ma da mia potenza creato, è lo spirito vostro. E sono così rari gli spiriti in cui come in parato cenacolo il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo possano riunirsi a dimora e prendere il loro ristoro. E come l’unione delle tre Persone ha operato ed opera tutti i prodigi del creato e i miracoli dell’amore, così la nostra dimora in uno spirito che ci accoglie opera prodigi la cui vastità sarà nota nella seconda vita.
   E stupirà il mondo di conoscerli. Quale umiliazione per coloro che si credettero “grandi”, “sapienti”, “potenti”, e criticarono, avversarono, tormentarono le anime a Noi dilette, quando vedranno che sapienza, grandezza e potenza erano in queste, essendo in esse Noi!
   Lo ripeto: “L’Altissimo non abita nei templi umani. Sua dimora è nello spirito del figlio fedele”.»
   E subito dopo viene l’inferno…434

[432] Dice Gesù, ma sono parole dell’Eterno Padre, come conferma la copia dattiloscritta, sulla quale si legge Dice il Padre celeste.
[433] È detto in Atti 7, 48.
[434] E subito dopo viene l’inferno… è un’annotazione a matita della scrittrice, forse aggiunta dopo aver subìto le “crisi” di cui dirà nello scritto successivo. Peraltro non bisogna dimenticare che si era in tempo di guerra e che la scrittrice, costretta a sfollare da Viareggio, si trovava a Sant’Andrea di Còmpito.