MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DEL 1944 CAPITOLO 371


29 luglio 1944

   Dice Gesù505:
   «Cambiando “Israele” in “di Cristo” si ha il popolo di Dio. Quello che, segnato del santo Segno del Figlio, entrerà nel Regno che il suo Sacrificio gli ha aperto.
   Dunque si dica: “O voi cristiani che volontariamente offriste le vostre vite al dolore, benedite il Signore… perché amando con generosità avete ottenuto di brillare in Cielo come il sole quando sorge”. E voi brillerete senza conoscere tramonto poiché quanto è di Dio è eterno. E voi eterni siete poiché siete in Dio e nel Cristo crocifisso che imitate nella parte più ardua del suo esempio.
   State dunque con la pace in cuore. Pace per ogni cosa soprannaturale e umana. Io sono con voi. E la più ampia indulgenza scende sulle vostre debolezze, perché la vostra offerta annulla ogni tabe agli occhi miei santissimi.
   Non posso trattarvi con rigore, voi che continuate l’opera del mio Verbo. Oltre il volto severo della vostra missione, che ad occhi umani può prendere aspetto di rigore divino, sta la Dolcezza infinita, pronta a riversarsi su voi come flutto sul lido. Sta l’Amore che vi ama. Sta Dio con tutta la sua carità, la sua dolcezza, la sua pazienza e compassione.
   Rispondete alla mia benedizione benedicendomi. E sia fra Terra e Cielo scambio di amorosi palpiti per tenere unita questa Terra infelice, che non vuole essere di Dio e del suo Cristo, al Creatore che la sovviene sebbene meriti di esser non più sovvenuta. Tessete una rete di amore con la quale prendere le anime sviate e portarle alla Luce. Imprigionatele con questa rete dei vostri palpiti, legati a quelli di Dio. Fate che il mondo si sovvenga che Dio è, vedendolo brillare in voi, in ogni vostro atto.
   E state felici pensando al vostro futuro. Dopo tante tenebre, quanta luce vi attende! Dopo tanto dolore, quanta gioia! Più festoso di sole che sorge sarà il vostro giorno eterno. Dimenticate l’orrore attuale, in cui Satana e i suoi servi si agitano per odio a Dio e ai suoi figli, pensando a questo Giorno.
   Vi benedico.»
   Credevo fosse Gesù. Invece è l’Eterno Padre.

[505] Dice Gesù, invece è l’Eterno Padre che parla, come si legge alla fine. Accanto alla data la scrittrice mette Cantico di Debora v.2 e v.31, che corrisponde a Giudici 5, 2.31.