MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DEL 1944 CAPITOLO 449


27 dicembre 1944

   Nel ricevere la S. Comunione per mano di P. Migliorini ritrovo1 la mia gioia eucaristica che Còmpito aveva annullata, ossia la presenza visibile del mio Gesù a fianco di P. Migliorini. Sorrido al mio dolce Gesù biancovestito… e mentre faccio il ringraziamento mi chiedo perché sta alla sinistra del Padre. Mi pare che il suo posto dovrebbe essere a destra.
   Gesù mi risponde, venendo incontro al mio desiderio di aver lume, e dice:
   «Nel mio atteggiamento è insegnamento di fede, di rispetto e di umiltà. Come mi vedi? In veste gloriosa? No. Mi vedi come Gesù di Nazaret, il Maestro, l'Uomo.
   Cosa è l'Eucarestia? Il miracolo più grande, più santo, di Dio. È Dio. È Dio perché nell'Eucarestia vi è il Figlio di Dio, Dio come il Padre, Dio fatto carne per l'Amore, ossia per Dio che Amore è, e per opera dell'Amore, ossia per opera della terza Persona. È Dio perché è miracolo d'amore, e Dio è dove è amore. L'amore testimonia Dio più di ogni parola o devozione, o atto, od opera. Io, Autore di questo miracolo che è testimonianza della potenza di Dio e della sua natura – l'Amore – rendo onore a questo miracolo. Per dirvi che è vero, per dirvi che è santo, per dirvi che va venerato col massimo dei rispetti. Gesù-Maestro adora la sua Natura divina nell'Eucarestia. Ecco perché ti appaio come Maestro, non come il Gesù glorioso. Non potrebbe il Gesù glorioso nulla adorare. A Lui vanno le adorazioni di tutto quanto è, poiché è il Dio tornato al suo Regno. Ma il Figlio dell'uomo può ancora mostrare la sua volontà di venerare l'Arca che mi contiene Dio – il Pane eucaristico – e lo faccio. Per insegnarlo a fare a voi.
   Perché sto a sinistra? Ancora per insegnare a voi. Il sacerdote, mentre è nelle sue funzioni sacerdotali, è degno del massimo rispetto. E ve lo assicuri il fatto che Io ubbidisco al suo comando e scendo, Sangue, a lavarvi il cuore, e scendo, Carne, a nutrirvi lo spirito. Imparate da Me, che sono umile, ad avere umiltà.
   Basta per ora. Prega. Scrivi quanto devi, ché poi, piccolo Giovanni, bisogna lavorare. Il Vangelo aspetta.
   O mio piccolo Giovanni! Perlina nata nel gran mare del dolore! Ma che sei destinata ad incrostarti come gemma nella corona del Figlio e della Madre. Le perle sono tanto più belle quanto più si sono formate in mare profondo e agitato da profonde tempeste che sconvolgono sino al fondale. Senza queste non si aprirebbe il cuore dell'ostrica e nella ferita non si deporrebbe il nucleo su cui il dolore incrosta la gemma.
   Le lacrime, le lacrime, Maria! Che cosa le lacrime! Hanno avuto solo un punto, di valore, meno di quanto non ne ha avuto il mio Sangue. Siete redenti per il Sangue di Gesù e le lacrime di Maria.
   La mia pace sia sempre con te.»
           


   ritrovo… come nella "nota mia" del 24 giugno e in quella dell'11 luglio. Il 30 dicembre potrà riferire di essere tornata già da sette giorni nella propria casa di Viareggio, dopo gli otto mesi di sfollamento a Sant'Andrea di Còmpito (nota al 24 aprile).