MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 458


12 febbraio 1945

   [Precede il capitolo 105 dell'opera L'EVANGELO]
 

   Più tardi [Gesù] dice:
   «Niente del tutto. Con infinita carità e con sottile prudenza tu de­vi accogliere tutti. Chiudersi sarebbe un acuire le curiosità. Respin­gere sarebbe anticarità. Te l'ho detto1: "Sarai la città ricercata". Non tutti vengono con onesto fine? E che perciò? Tu sei prudente e ciò basta. Temi di perdere il tempo? E chi è il padrone del tempo? Io. E allora? Su, su, senza paura, senza inquietudine, senza impa­zienze. Vedi quante volte Io dovevo mutare il mio programma? Ed ero Io… Pace, pace e carità con tutti. E poi prudenza in terzo punto e basta.»
   

   A voce le dirò ciò che origina questa lezioncina.
 

   [Seguono, con date dal 13 al 19 febbraio 1945, i capitoli da 107 a 112 dell'opera L'EVANGELO]
           


   1 Te l'ho detto, il 16 novembre 1944 riprendendo da Isaia 62, 12.