MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 461


4 marzo 1945

   Mi dice Gesù:
   «Abbi pazienza, anima mia, per la doppia fatica. È tempo di sofferenza. Sai come ero stanco gli ultimi giorni?! Tu lo vedi. Mi appoggio nell'andare a Giovanni, a Pietro, a Simone, anche a Giuda… Sì. Ed Io che emanavo miracolo, solo sfiorando con le mie vesti, non potei mutare quel cuore! Lascia che Io mi appoggi a te, piccolo Giovanni, per ridire le parole già dette negli ultimi giorni a quei pervicaci ottusi sui quali l'annuncio del mio tormento scorreva senza penetrare. E lascia anche che il Maestro dica le sue ore di predicazione nella triste pianura dell'Acqua Speciosa. Ed Io ti benedirò due volte. Per la tua fatica e per la tua pietà. Numero i tuoi sforzi, raccolgo le tue lacrime. Agli sforzi per amore dei fratelli sarà data la ricompensa di quelli che si consumano per fare noto Dio agli uomini. Alle tue lacrime per il mio soffrire dell'ultima settimana sarà dato in premio il bacio di Gesù. Scrivi e sii benedetta.»
 

   [Segue, ripetendo il brano che precede qui, il capitolo 123 dell'opera L'EVANGELO. Della stessa opera seguono ancora, con date del 5 e 6 marzo 1945, i capitoli 124 e 125. Su un altro quaderno sono stati scritti, con date del 4, 6 e 7 marzo 1945, i capitoli 591, 593 e 595]