MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 479


22 maggio 1945

   [Precede il capitolo 169 dell'opera L'EVANGELO]
 

   Per Paola1. Dice Maria:
   «Non il sorriso e le grazie della Mamma celeste. Ma più ancora. Quelle sono e saranno sempre su te, se tu sarai sempre la Paola di Gesù, che Gesù ha voluto prendere da tanto lontano, da luoghi nebbiosi e tristi, da pascoli malati dove ti sfinivi senza gioia e senza utile, per portarti in luminose plaghe, a cibo santo dove ti sei corroborata l'anima sapendo che la Vita è, e che nulla è perduto, che nessuno è separato per coloro che si amano nel Signore. Ora tu sai come si trovano le anime dei viventi e quelle dei "vivi", come da Cielo e Terra si tendano le incorporee braccia degli spiriti e si scambino parole e carezze, a fare men triste la vostra esistenza e più felice la nostra Dimora. Tu sai ora cosa è la comunione beata degli spiriti, dei santi, di quelli che, se anche hanno cambiato forma e natura, non hanno cessato di esistere, e che amano come in vita non avrebbero potuto amare perché amano in Dio.
   Non io sola, io, Madre di tutti i figli di mio Figlio, Madre di tutti coloro che hanno bisogno d'amore, ma anche un'altra madre si curva su te, figlia, in quest'ora. Tua madre, quella che cercavi dove non era, dove non potevi trovarla perché ella fu buona e onesta e seppe la più grande di tutte le cose: il perdono, non è assente, figlia. E mentre io ti benedico, ella ti bacia perché non sia triste ma sereno il tuo cuore in quest'ora.
   Sia gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.»
   

   Questo dettato della Mamma è venuto dopo la lettera di annuncio delle prossime nozze di Paola. Avevo appena finito la mia lettera di augurio, erano le 21,30. La Vergine fu netta e pressante nel farmi sospendere la lettera appena iniziata a Giuseppe, per scrivere questo dettato.
 

   [Seguono, con date dal 24 al 30 maggio 1945, i capitoli da 170 a 175 – esclusi i brani da 11 a 14 del capitolo 174 – dell'opera L'EVANGELO]
           


   Paola, menzionata più volte nei quaderni dei due anni precedenti, è Paola Belfanti, figlia di Giuseppe Belfanti, cugino della mamma di Maria Valtorta. Aveva condiviso con la scrittrice lo sfollamento imposto per il passaggio della seconda guerra mondiale, come abbiamo riferito in nota al 24 aprile 1944. Nel 1945 sposa Giuseppe Cavagnera e l'anno dopo avrà una figlia che si chiamerà Marcella. Nata a Reggio Calabria il 24 luglio 1917, morirà a Milano, vedova, il 1° novembre 1989.