MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 486


28 luglio 1945

   [Precede il capitolo 232 dell'opera L'EVANGELO]
 

   E ora ubbidisco a lei accennando alla partenza precipitosa degli spiritisti che in giugno volevano camera da me e che, avendogliela negata, avevano preso… alloggio per le loro operazioni nella casa accanto, dicendosi chirologi1 e cartomanti tanto lui che l'amico. E per quanto mi diano noia anche queste due categorie, li ho lasciati stare fino al giorno 18 luglio quando, per la sofferenza provata nella notte, in tutto simile ad altre consimili avute ogni qualvolta fui vicina a luoghi o persone di pratiche spiritiche, compresi che nella casa accanto si facevano sedute spiritiche.
   Ho detto, e le ho detto anche a lei, Padre: "Ora ci penso io e vedremo chi ha le corna più dure". E alla sera mi sono messa a fare l'esorcismo con la formula di Leone 13°, avuto dai Redentoristi di Napoli. Io l'ho sempre trovato potente contro tempeste, bombe, caratteri… infernali e contro ogni faccenda spiritica.
   Eccomi dunque, reggendomi a stento in ginocchio a farlo, con la mia crocetta in mano, con tutta l'anima che si evade dal corpo per condurre la formula oltre le due pareti che separano me dal covo dei medium. E poi ecco cadere giù sfinita, come sempre quando lo faccio, come se ogni forza uscisse da me, e restare tramortita… Così per tre sere: il 18, 19 e 20. Ma il 20 ho dovuto rimanere seduta perché ero più morta che viva.
   Ieri mi dice la padrona di casa dei due messeri che uno dei due, e precisamente quello che era il medium – mentre l'altro è il suo secondo – ha fatto fagotto "perché non guadagnavano che 1.000 o 1.500 al giorno. Che sono lire mille o millecinquecento?". Ecco, veramente mi sembra che siano qualcosa… E la padrona aggiunge, perché le faccio osservare che 500 o 750 lire a testa giornaliere non sono tanto poche: "Ha detto anche che non resta perché è troppo disturbato. Non dal rumore né da noi di casa, che neppure si fiata mentre il professore (?!) è al lavoro, ma da altre cose che non ha voluto spiegare. E dopo ha voluto sapere chi è lei, che cosa fa. Tante cose. E a noi che dicevamo: 'È una signorina malata e legge, scrive, ricama…' ha risposto: 'No. Io lo so. È una santa'" (scusi se per essere esatta devo scrivere questa parola). Quella buona gente non ha capito che attinenza avevo io col lavoro del professore (?!) né come lui poteva sapere di me, tanto che mi hanno chiesto: "Ma lei lo conosce?". "No, per grazia di Dio" ho risposto. Ma io ho capito tutte le attinenze.
   Bene! È la ripetizione2del 1930. Il fatto è che il medium ha alzato il tacco e l'altro confido lo seguirà presto… e l'aria sarà ripulita da odori di zolfo che i miei polmoni spirituali non sopportano. E ora vediamo quali dispetti mi propina Satana per vendicarsi… Non la passerò certo liscia. Nel 1930, per bocca del medium che avevo scacciato, come lei sa, mi disse: "Lei mi caccia. Ma fa male. Perché chi mi caccia va incontro a dolori e guai…". Infatti non sono stata più bene. Ma loro però dovettero andare altrove…
           


   chirologi, invece di chirografi, è correzione nostra.
           
   2 È la ripetizione di un fatto analogo raccontato nell'Autobiografia, nel terzo capitolo (intitolato "Estate 1930") della parte quarta.