MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

A A A

QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 509


19 dicembre 1945

   Dice Gesù:
   «Eccomi a spiegare molte cose. Non amo le domande, specie da parte tua. Hai intelligenza per capire le risposte che ti do attraverso i dettati contenuti nelle visioni. Ma qui, ora che le cose si sono svolte come dovevano, non influenzando nessuno in nessun senso, parlo e spiego.
   Le tue domande, quelle che reputo giusto accogliere, sono:
   – 1°. Perché tanta differenza di manifestazioni fra te e Dora1?
   – 2°. Come mai spesseggiano tanto questi casi?
   – 3°. Potrebbe avvenire domani ciò che per ora non si è manifestato? (ossia un'accusa contro i mieifenomeni).
   – 4°. La Dora resterà nello stato attuale?
   – 5°. Perché ne senti uno spirituale distacco, pure ammettendo in lei il manifestarsi del soprannaturale?
   – 6°. Devi conservare il biglietto avuto per dettato angelico?
   – 7°. È bene che Dora conosca te e il tuo lavoro?
   – 8°. Perché in un primo momento desiderasti vederla, poi non lo hai desiderato più?
   – 9°. Perché il demonio la sevizia così? – Le altre sono ragioni da bambina e le trascuro.
   Dunque. Sappi che Io adeguo le manifestazioni all'ambiente e allo scopo per i quali Io le ho suscitate. Tu hai avuto missione di essere voce mondiale. Devi cantare l'inno della Misericordia e dell'Amore, della Sapienza e della Perfezione, per tutte le orecchie e per tutti i cuori, per tutte le intelligenze e per tutte le anime. Perciò, dopo averti formata a questa capacità — e non insuperbire, perché tutto quanto hai te l'ho dato Io per questa missione, anche la malattia, anche l'essere sola, tutto — ti ho fatto "voce" completa, un gigante, tu pigmeo. Ma non sei tu; sono Io in te. Perciò sono Io il gigante, mia piccola Cristoforo che porti Cristo ma ne sei portata. Dora è destinata a fare amare Dio fra gli umili che neppure sanno dire bene il Pater e ignorano le più elementari nozioni di religione. Se — Io potrei farlo — se ella parlasse come Io parlo a te, chi la capirebbe? Vi sono pagine che rendono pensosi i dotti, in quanto Io ti detto. Potrebbero essere intese dagli umili per i quali Io l'ho fatta strumento mio? Vedi come è buono e giusto Iddio? E come è umile? Si annichila adeguandosi allo strumento e a chi lo ascolta, sopporta confidenze ed espressioni che non sopporterebbe da te. Perché tu sai comportarti e in te sarebbero irrispettosità, mentre in Dora sono soltanto semplicità. E mi fanno sorridere perché mi pare di sentire i bonari galilei che mi parlavano da popolani. Non tutti possono essere delle Giovanna di Cusa2. Non ti sembra?
   Alla seconda domanda rispondo così: la Provvidenza agisce benignamente verso le sue creature. La corruzione generale, preesistente alla guerra e sempre crescente, la rilassatezza del clero, la guerra tremenda, le perniciose dottrine, le superbie dei… sapientelli, o che si credono tali, hanno talmente sminuito la fede che essa finirebbe per morire di consunzione. E – è doloroso dirlo – l'agente che più lede la fede è il clero sulle cui mancanze ti ho dettato molte volte. Ecco allora che, come in una notte senza luna si accendono più numerose le stelle e se ne vedono anche le più piccole, e tutte servono a dare un minimo di luce per guidare il viandante notturno, nella società dei cattolici, ai quali mancano luci maggiori – leggi: clero attivo – vengono date stelle e stelline. L'ultimo tempo sarà il tempo dello spirito. E queste luci, queste voci pulluleranno per dare una guida ai retti di cuore brancolanti nella caligine dei materialismi, razionalismi, settarismi, ai quali prenderanno viva parte i sacerdoti. E Dio sarà sempre noto ai suoi figli, con la sua vitalità vera, non con la meccanica fredda, automatica, data da chi non crede più pur gridando "fede! fede!" perché quello è il suo mestiere. Oh! che sono coloro che gridano così? Prezzolate prèfiche, o pagati imbonitori? I quali e le quali, finito il loro lavoro, se ne vanno, per nulla convinti della bontà di ciò che hanno decantato né affrante dal dolore che hanno pianto. In verità, in verità vi dico che avrà più potere una "piccola voce", anche se dice qualche sgrammaticatura, ma dice parole venute da Dio, che non l'utilitaristico e non convinto agire di troppa parte del clero! Per questo Io vado, e suscito qua e là le mie "voci". E sempre lo farò anche se mi si combatte attraverso ad esse. E sempre più lo farò più il mio gregge lo vedrò in balìa di pastori-idoli.3
   Alla terza domanda dico: Certo! Potrebbe avvenire. E il demonio farà di tutto per farlo avvenire. Per questo ti prego di soccorrere molto la tua sorella di missione, la quale, per la sua stessa ignoranza e anche perché è meno formata di te — piccola lottatrice che ti batti dall'adolescenza, e prima ancora, con la Tentazione per amor mio, aquiletta ben rostrata che hai subìto morsi e perso penne, ma sei guarita dalle sataniche ferite volando sempre più in alto, sui picchi sempre più puri, per essere cauterizzata e medicata da Me, Sole — la quale, per tutto questo, è meno sensibile di te nel sentire e distinguere, e nel reagire, e potrebbe soggiacere ad un assalto, più astuto degli altri, del Malefico che tenta abbattere te e lei. Ma te molto più di lei, perché il tuo raggio di azione è più vasto di quello di Dora e più potente. E qui dico che sarebbe necessario che Dora fosse nutrita del Pane eucaristico con molta frequenza. Se Satana non lo vuole, lo voglio Io. Anche la Confessione l'aiuterà. Ma solo perché le darà pace negli scrupoli che il Nemico le susciterà in cuore. Potrà perciò essere meno frequente. Ma l'Eucarestia sia la sua forza.
   Ed ecco la quarta domanda. E rispondo: le anime non sono mai statiche. Oscillano dal basso all'alto o viceversa. Talora precipitano. Quando entra superbia, o menzogna, o lussuria che mi allontanano dall'anima. Oppure saettano verso il Cielo quando si immolano secondo il mio esempio. Ma questi sono i casi speciali. Nella massa si notano degli alti e bassi. Un'anima, portata ad un dato livello, può scendere o può salire. A quel livello non resta. Dora è ad un livello molto suscettibile di mutazione. Potrebbe perfezionarsi. Potrebbe guastarsi. Tu prega molto. Il Padre vegli molto sulla sua umiltà e sincerità. Il demonio cercherà guastare da quelle due parti.
   Quinto. La potresti dire del tutto la frase. E sarebbe così: "Perché ne ho quasi paura?". E hai paura che ciò sia un segno che tu non sei in grazia di Dio. Ma su! Sei una bambina che ficca il capo sotto le coperte per non vedere il buio! Ma il buio non è più fitto sotto le coperte? Di che hai paura? Di ciò che tu sei? Dora non ti è simile! Povera Dora! È l'essere più innocuo della Terra. Ma Maria, mia Madre, sbigottì per l'angelo, ed era la piena di grazia. Che mistero, per alcuni, questa paura4 di mia Madre! Eppure è facile a capirsi. Ella era l'umile, la nascosta, la consacrata, la Vergine. Il segreto è in queste quattro parole. E tu sei la violetta della Croce, la nascosta, la consacrata. Ecco dunque che non desideri conoscenze, che tremi di essere conosciuta. Questo ti pare una denudazione5. Non temere! I tuoi veli non saranno alzati sui tuoi mistici amori. Sta' buona! Sta' buona! Non tremare di sofferenza, o mia violetta, sorella e sposa. Io solo conosco te. Ed Io permetto si sappia fin dove Io voglio. L'"altro" conosce e parla finché può. Ricordi Punturieri?6 Ebbene? Che ha servito? A portare qui Giuseppe e a darmelo. Vedi?
   Sesta domanda. Sì, conserva quel foglietto fra le tue carte segrete. Non occorre di più.
 Settima domanda. No. Non è necessario affatto. Le stelle seguono la loro via anche se non si conoscono e incontrano. Anzi: guai se due stelle in cielo si incontrano! Voi due avete la vostra missione diversa che tende ad un unico scopo. Vi incontrerete nello Scopo: in Me. Ugualmente è inutile, anzi non è proprio utile, che la donna, istruita direttamente, abbia altre istruzioni che alla sua limitata coltura non sarebbero che fatica e diletto superficiale. Almeno per ora così. Anche l'ambiente non è adatto a trattenere dettati. Non raccomanderò mai abbastanza parsimonia e prudenza nel distribuire i fascicoli. Posto che si va a rilento nel cercare la tutela su essi, si sia lentissimi nel darli a questo e a quello.
   Ottava domanda. Perché Io ho fatto questa azione in te. Le ragioni? Non occorre le spieghi. Perché era giusto fare così, e tu, sempre per mia azione in te, lo hai intuito dopo avere pensato inutilmente finché non è venuta la Luce. Sarebbe un danno conoscervi, per la ragione di avere, tanto te che lei, a che fare con un mondo razionalista. Sai cosa direbbe il mondo? "Ecco come si esaltano le une colle altre! Roba da medioevo!" e rievocherebbero i Patarini e simili, i Piagnoni e simili, fino a concludere coi grandi nomi della psichiatria… Lascia perdere! Lascia perdere! Ogni fonte dia il suo getto, senza fondersi. Così anche è bene che il tuo lavoro non influenzi o mostri di influenzare lei. Tu hai l'abbondanza della Parola? Ella fa sentire la voce? Benissimo! Ognuna resti con ciò che è sua caratteristica.
   Nona domanda. Lei è seviziata materialmente perché non potrebbe torturarla come sevizia te, di più raffinata psiche. Con te è sottile e intelligente, e ti pungola nel tuo io psichico. Lei, povera creatura, non capirebbe i problemi che egli ti agita davanti per metterti dubbi e paure, e allora la prende per i capelli e la sbatacchia. Ebbene, prega per lei che avrà tanto da soffrire, tantotanto, povera Dora! Sorreggila. È una sorella. Che non si perda! Che non le sia danno l'essere stata chiamata! Tu vedi che nei discepoli Satana poté mettere il suo veleno. Prega che ciò non succeda qui. Ella è in un gran cimento e ad una svolta.
   Mostra al Padre tutto questo. Ma è lezione per te e per lui, e per nessun altro. Nessuno disubbidisca. Non voglio.
   Ed ora riposa. Col corpo stanco. Con l'anima serena. Sta' in pace. Ti benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.»
 

   (e sono le ore 1,20 antimeridiane del 20 dicembre. Però sono contenta di avere avuto questo dettato. E così presto. Ne ringrazio il mio Signore.)
           


   Dora era una certa Dora Barsottelli, di Camaiore, che si diceva favorita da manifestazioni soprannaturali sulla cui origine, però, Maria Valtorta nutriva apprensione e dubbi, come vedremo nel corso del volume e come si rileva da altri scritti fuori dei quaderni. Il contatto tra loro due derivava dal fatto che Padre Migliorini, direttore spirituale della Valtorta, seguiva anche il "caso" della Barsottelli.
           
   2 Giovanna di Cusa, menzionata in Luca 8, 3; 24, 10, moglie dell'intendente di Erode e figura aristocratica, è un personaggio di rilievo nell'opera "L'Evangelo" scritta da Maria Valtorta.
           
   3 pastori-idoli, come quelli di cui si parla in Ezechiele 34.
           
   4 paura, che si ricava da Luca 1, 29-30.
           
   5 ti pare una denudazione, come ha scritto il 19 marzo 1945.
           
   6 Punturieri, già menzionato il 14 novembre 1944; Giuseppe è, ancora una volta, il cugino Giuseppe Belfanti.