MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 514


27 dicembre 1945

   Sono ancora alla Comunione quando mi appare S. Giovanni apostolo in un bosco di ulivi: roseo, ridente, vestito di lilla con mantello nocciola chiaro. Pare venga in tutta fretta. Si volta a guardarmi, mi sorride, chiama: "Sorellina!".
   "Oh! Giovanni!" rispondo con lo stesso riso che ha lui.
   Resta così finché ricevo l'Eucarestia e poi mentre faccio il ringraziamento e anche dopo, finché… devo esercitare la pazienza di ascoltare chiacchiere che non mi interessano e che non hanno altro valore fuorché quello della carità verso persone moleste…
   Ma ora, mentre io, pure ascoltando queste, mi pongo un quesito — questo: "Come sarà giudicata Dina R.1 che Gesù non ha nominata nel suo dettato in favore di Antonio R.?" — l'apostolo mi risponde:
   «Sarà applicato, anzi è applicata la parola2 della Croce: "Padre, perdona a lei perché non sa quello che si fa". Però considera che qui, ledendo con il suo sarcasmo ragionante ciò che non va irriso, Gesù, Signor nostro, non perdona in persona propria. Egli perdona le offese3 fatte a Gesù Cristo Dio e Uomo. Ma per le offese fatte alla Divinità Una e Trina, e perciò fatte particolarmente alla Potenza e all'Amore: il Padre e lo Spirito, Egli, che sa che solo Dio può perdonare ai peccati fatti contro lo Spirito di Dio – perché solo l'Altissimo e Divino può dare questa assoluzione – dice al Padre la sua preghiera per la colpevole. E fida, Lui che la conosce, nella Misericordia del Padre. Ed io con Lui, io che ho sentito come ha detto quelle parole dalla Croce e che non posso avere dubbi sulla potenza di esse.
   Addio, sorellina. La grazia di N. S. G. C. sia sempre con te.»
   E se ne va, rapido come è venuto.

   
   Per Emma Federici
   Dice Gesù:
   «Lo sai cosa è la mirra? È la resina che preserva da corruzioni. Sai a cosa è paragonabile? Al pianto. Ma il pianto, quando è buono, che fa? Lava le impurità umane.
   Ascolta, figlia. Ricorda l'Ecclesiastico4: "Chi ama suo figlio lo castiga sovente per averne in futuro consolazione". E i Proverbi: "Non disdegnare, figlio mio, la disciplina del Signore e non ti sgomentare quando Egli ti castiga; perché il Signore corregge quello che Egli ama, come un padre fa col figlio prediletto". Nel mio ultimo severo richiamo5 senti tutto l'amore mio.
   E ascolta, figlia. È una promessa e una pace che ti do per regalo delle mie tre feste: Natale, Circoncisione, Epifania. Quando anche per ostilità degli uomini tu non potessi vedere l'Opera, tu mi saresti ugualmente cara. Mi basta che tu sia generosa e fedele. E tutto quanto soffrirai sarà giustificazione di ciò che avrai potuto eseguire imperfettamente. Quello che esigo, assolutamente esigo da te, è la docilità, l'abbandono assoluto alla Volontà che ti si mostra ora per ora. Rinuncia assolutamente ad ogni autogiudizio. Con questa rinuncia ogni azione andrà a carico altrui.
   Non dire: "Ma allora io non avrò merito mai!". I meriti nelle azioni umane sono del dieci per mille anche nelle azioni a scopo intenzionalmente buono. I demeriti sono le altre 990 parti. Ma se tu rinunci all'autogiudizio e lasci le azioni agli altri, tu fai al mille per mille l'ubbidienza. Al mille per mille, ossia totalmente e perfettamente. E ne hai un merito totale che annulla ogni altro tuo possibile demerito agli occhi miei.
   Me la dai questa mirra? Imbalsamerò con essa tutto il tuo spirito, e sarà incorrotto.
   Figlia mia, la mia pace sia con te.»
           


   R. sta per Raffaelli e si riferisce alle persone nominate nella nota messa al "dettato" del giorno prima.
            
   2 la parola detta in Luca 23, 34.
            
   3 le offese…, quelle considerate in Matteo 12, 31-32Marco 3, 28-29Luca 12, 10.
   
   
l'Ecclesiastico, ma nella neo-volgata è in Siracide 30, 1i Proverbi, nella citazione di Proverbi 3, 11-12.
           
   5 ultimo severo richiamo, quello del 2 dicembre scorso.