Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola
"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)
Il mio compleanno! Come pieno di ansie! Per Paola, per Madre Teresa malata, per me…
Mi conforta la Presenza Ss., poi, a sera, l'apparirmi di S. Teresina, venuta anche la sera del 12, con la sua rosa non più nella destra ma nella sinistra, e con la destra mi fa cenno di star su, allegra, e sorride ancor più ilare dell'apparizione del febbraio1, credo. Come sorride!
Poi, a notte fatta (oltre le 22,30), mentre Marta dorme e io, non potendo trovare riposo, leggo un vecchio fascicolo di "Civiltà Cattolica" (datomi ieri dal Berardi2 dopo una discussione fra noi due sulla Chiesa, per lui, comunista, da abbattersi… per i motivi che trova nell'articolo di Civiltà Cattolica…) — io non ci capisco niente perché la mia mente è stanca e lontana dalle righe che scorro con gli occhi — ecco il Bambino Gesù di Lisieux, del chiostro, quello visto a gennaio3. Ma non ha il globo freddo e pungente fra le belle manine, come questo inverno, ma ha fra le dita una rosa d'oro, in tutto simile a quella della sua Teresina. E ride, felice, felice, facendomi cenno con il fiore e la manina di andare lì, da Lui… E non è notte, come nella visione invernale. Ma è giorno. Un tiepido giorno di primavera. Il cortile del chiostro è allegro di sole. E il sole si allunga fin sotto i portici, sulle mattonelle, fin sotto la mensolina dove è Gesù. Tutto è placido e festoso. Oh! se volesse dirmi che la notte per me è finita, e si è fatta luce, che la grazia è fatta. Come è placido il chiostro! Placido e sereno… Vorrei essere là… ed essere solo la piccola sorellina di Teresa di Lisieux…
1 del febbraio, precisamente del 2 febbraio 1946.
2 Berardi risponde al nome di Franco Berardi, da Mantova, per alcuni mesi inquilino di casa Valtorta con i genitori. Certamente è il "mantovano" dello scritto del 2 settembre 1945 e il "giovane" dello scritto del successivo 8 settembre.
3 visto a gennaio, precisamente nella "sera fra il 2 e il 3 gennaio 1946" e il successivo 4 gennaio.