MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 552


18 marzo 1946

   Per uno stupido incidente mi tocca strappare e ricopiare il foglio impresentabile, ridotto come è. Pazienza!
   Correggo il I° fascicolo delle "Direzioni". A pag. 1, data 5 ottobre 1945, trovo scritto che non godo più delle visioni dopo che ne è avvenuta la vista, mentre nei mesi avanti ne godevo anche a visione compiuta e cessata. Già! Allora, in settembre e ottobre, era proprio così. Una vessazione demoniaca per turbarmi e portarmi allo sconforto. Un tentativo di Satana per ottenere turbamento e sconforto. Ma è cessato dopo l'Estrema Unzione e non è mai più ritornato.
   Molte cose sono cessate dopo l'Estrema Unzione. Ero convinta anche prima, propugnavo anche prima che non venisse levato ai morenti questo grande aiuto che dà tanta pace. Ma lo dicevo soltanto perché ho fede. Ora lo dico per esperienza. E lo dirò a chi ha malati gravi. E lo lascerò detto. Fate, fate forti gli spiriti nelle lotte agoniche con questo Sacramento. Date pace! Date liberazione, lontananza dal Nemico!
   E ora? Ecco che il "vinto", usando gli uomini a suoi complici, tenta riportarmi al dubbio, allo scoramento dei mesi estivi. Ebbene? Io mi affido a Dio! Se Lui non vorrà la mia desolazione – e io pure lotterò per respingere le nebbie di Satana suscitate per nascondermi Luce e Verità – non spariranno Luce e Verità dal mio orizzonte. Se Dio non vorrà ed io solo in Lui spererò, gli uomini che non sentono Dio e non rispettano Dio nelle sue manifestazioni, insieme al loro "tentatore" rimarranno vinti. E verrà, verrà finalmente il giorno in cui non potranno più farmi del male.
   Ricordo insistentemente tutti i dettati di Gesù, i previdenti e provvidenziali dettati di Gesù, dal luglio 1943 in poi, sulla necessità di silenzio sul portavoce e sulle pagine dettate per dare allo stesso Portavoce pace finché era in vita, pace perché lui non fosse turbato e non fosse insidiato il suo lavoro. "Solo quando questi occhi e queste mani che ora vedono e scrivono saranno nella tomba, allora renderete nota la sua missione". Diceva su per giù così1… Ma per un complesso di circostanze non fu osservato quest'ordine. Io sola l'ho osservato sempre, e sempre lo farò. Ora, di non aver osservato alla lettera i consigli di Gesù, se ne pagano le conseguenze. Anche io che non ho colpa di nulla. Dio ripari ai malestri umani!
   Il mio angelo le dice, Padre, che le S. Messe per le "voci" sono di esclusiva lettura e conoscenza dei miei Superiori, e non vanno divulgate per nessun motivo, a nessuno, fin dopo la mia morte. Perciò meno lei, e naturalmente il Padre Generale, il Procuratore Generale, e quell'altro Padre2 insegnante che tiene il corso sui Sacramenti (se lei crede), nessun altro le deve conoscere a Roma e altrove.
           


   Diceva su per giù così, il 23 agosto 1943.
           
   2 quell'altro Padre dovrebbe essere P. Corrado M. Berti, dell'Ordine dei Servi di Maria, professore di Teologia Sacramentaria alla Pontificia Facoltà Teolo­gica "Marianum". Avrà un ruolo importante e decisivo nella promozione e nella cura delle edizioni delle opere di Maria Valtorta, compreso il "Libro di Azaria", che è il commento alle Messe cui la scrittrice ha accennato sopra. Nato a Firenze il 17 marzo 1911, morirà a Roma il 15 dicembre 1980.