MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 539


20 febbraio 1946

   Sono le 0,15 e vorrei stare quieta e riposare. Ma ecco Azaria, il mio angelo. Bisogna prendere il primo pezzo di carta che è sottomano e scrivere così come posso, ripromettendomi di ricopiare sul quaderno al mattino. Cosa che faccio adesso.
   Azaria dice:
   «Di' al Padre questo. Dica alla Dora di non ripetere mai più e per nessun motivo un sotterfugio come quello usato di recente. Lasci fare queste cose ai disgraziati, e lei sia sincera se vuole ricevere la Verità. Il Ss. Signore Gesù è stato disgustato al sommo per questa malizia e per questa disobbedienza al Vescovo, capo della Diocesi. Se Dora sa di non fare, di spontanea volontà, nulla di male, perché teme che si faccia luce? Il Vescovo era nel suo diritto di sincerarsi, e lei nel dovere di ubbidire. Perché non ubbidire semplicemente, senza cercare cornici e frange per occultare l'essenziale, usando menzogna? Non occorreva dire molto. Bastava: "Mi visiti perché ne ho bisogno" e avrebbe avuto un certificato migliore umanamente e soprannaturalmente e, soprattutto, non avrebbe disgustato il Si­gnore con la menzogna e la malizia.
   Non sta bene. L'intelletto si usa e si fa lavorare per la giustizia, non per il male. Il turbamento al quale è stata sottoposta in questi giorni proviene dal suo errore. Satana se ne giova e ride. E la Verità si allontana non potendo convivere dove è fetore di Menzogna. Chi è chiamato a speciali amicizie deve essere uno specchio terso, senza la più lieve appannatura volontaria.
   Questo il Padre faccia sapere. E non vada, ma mandi. Non c'è altro. Diciamo insieme il Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, e poi riposa in pace.»
 

   [Della stessa data, su un altro quaderno, sono il capitolo 389 dell'opera L'EVANGELO e lo scritto seguente]