MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

A A A

QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 566


21 maggio 1946

   [Precede il primo brano del capitolo 440 dell'opera L'EVANGELO]


   La visione resta interrotta dalla lettera che mi arriva da Roma, dal Padre Migliorini, e che Gesù mi dice: "Aprila e leggila". Lo faccio. E francamente non saprei che rispondere… Mentre ci penso rileggendola per una seconda volta, la voce amatissima del mio Signore mi fa sussultare tanto è vicina alle mie spalle. Dice:
   «A mio nome rispondigli così:
   Dice la Sapienza e dice il Vangelo1, onde non potete negare queste parole per sante: "Gesù insegnava nella sua patria Nazaret e nelle loro sinagoghe… E si scandalizzarono di lui… E a cagione della loro incredulità non vi fece molti miracoli" (Matteo e Marco)… "E Gesù andò a Nazaret dove era stato allevato ed entrò nella sinagoga e si alzò per leggere… E disse: '…Nessun profeta è accetto nella sua patria…'. E quei di Nazaret pieni di sdegno lo spinsero sulla cima del monte e lo volevano gettare di sotto" (Luca). "Allora Egli cominciò a rimproverare le città nelle quali aveva fatto molti miracoli e che non s'erano ravvedute, dicendo: 'Guai a te, Corozim; guai a te, Betsaida,… e tu Cafarnao… perché non vi siete convertite al Signore'" (Matteo). "E Gesù disse: 'Gerusalemme che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati,… ecco, vi sarà lasciata deserta la vostra casa e non mi vedrete più finché non venga il giorno in cui diciate: Benedetto colui che viene nel nome del Signore'" (Luca). "E Gesù vedendo Gerusalemme pianse su lei dicendo: 'Oh! se tu conoscessi… Non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata dal Signore'" (Luca).
   Ecco. È detto. Betlem non volle il Signore. Nazaret non volle il Signore. Cafarnao non meritò il Signore e non Betsaida e non Corozim. E Gerusalemme odiò il Signore perché "non lo riconobbe nella sua Parola". Molti sono i "cristi" e molti sono coloro che ai cristi e alle loro missioni oppongono ciò che opposero le città di Palestina al loro Salvatore e Maestro. Di' questo, e di': "Chi ha orecchio da intendere intenda, e chi ha intelletto rifletta, e chi carità agisca".
   Il resto resta lezione fra Me e te, o mio portavoce, e la mia pace, la mia grazia, il mio amore e quello del Padre e dello Spirito siano con te.»
   E riprendiamo a vedere…
 

   [Seguono i restanti brani 2-8 del capitolo 440 dell'opera L'EVANGELO. Della stessa opera seguono ancora, in data 22, 23 e 25 maggio 1946, i capitoli 441, 442 e 443]
           


   dice il Vangelo in Matteo 11, 20-24; 13, 53-58Marco 6, 1-6Luca 4, 14-30; 13, 34-35; 19, 41-44.