MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 611


22 maggio 1947

   Mi hanno portato Maria-Cristina1 appena levata dal suo bagnetto, seminuda nel suo camicino d'infante, e me l'hanno posata sul letto, e la piccina sgambettava e rideva beata…
   Gesù mi dà una dolcissima lezione mentre io guardo la infante (5 mesi) che non si preoccupa di essere nuda… e mi fa considerare che anche la sofferenza, delle volte acuta come un martirio, del pudore, è conseguenza anche questa della malizia venuta col primo peccato.
   Se lo sapessero i genitori della piccina che Gesù era curvo sulla sua figlioccina! e che sorrideva delle sue grazie innocenti! Gesù coi pargoli! È proprio il Gesù più sereno, dolce e giovanile che si possa contemplare. Che papà sarebbe stato Gesù se avesse potuto diventare un papà di creaturina umana!
   Non posso, non ho potuto al momento – perché tenevo la piccina e Gesù, del resto, mi diceva: "È lezione per te sola" – ma ricorderò in sunto questo solo per ricordare sempre "che come avviene di Maria Cristina, innocente per età e grazia soprannaturale, sarebbe stato di tutti gli uomini", e mi commenta la profondità nascosta nel versetto 25 del II della Genesi.
           


   Maria-Cristina, della cui nascita si parla nello scritto del 5 gennaio 1947.