MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 612


23 maggio 1947

   Mi dice Gesù:
   «Tu sei come la roccia dell'Oreb1 – e tale devi restare – che custodiva nel profondo l'acqua per dare da bere a tutto un popolo di assetati che si lamentava contro il Signore, perché si diceva da Lui abbandonato. Anche ora così dicono. Invece è che il popolo, non guidato bene, non segue più le vie del Signore e non mi conosce più. Tu sei custode, e compatta come roccia devi essere per custodire la fonte pura di miracolo che ti ho affidata, sinché verrà colui che, perché guidato dallo Spirito Santo, ti chiamerà perché tu apra la via alla fonte. E allora apriti. "Quando?" chiedi. Oh! gli uomini non sono Mosè che era ubbidiente e conosceva il Signore, lo riconosceva nelle parole che udiva! E questo non essere gli uomini dei Mosè è il mio dolore.»
           


   la roccia dell'Oreb, di cui si parla in Esodo 17, 1-7.