MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 629


25 settembre 1947

   Dice Gesù:
   «Ti è stato chiesto se l'olio usato dai miei discepoli per guarire i malati aveva unicamente scopo curativo.
   Ne ho già parlato nell'Opera. Ma compatisco chi non trova il punto in un'opera così vasta, e ripeto perciò: l'olio aveva solo potere curativo. Anzi, non aveva neanche quello in modo speciale. Aveva il solito potere curativo dell'olio che, ai tempi miei, era molto usato in forma di unguento da frizionare o stendere sulle parti malate, solo o con resine ed essenze. Il solito potere, per se stesso, che era molto relativo in certe serie malattie già arrivate ad uno stadio mortale o di cronicità. Proprio quelle che venivano presentate ai miei discepoli perché dichiarata vana ogni cura per esse.
   Non era dunque l'olio per se stesso quello che guariva, se applicato dai miei apostoli, ma era il potere, che avevo dato loro, quello che guariva. L'olio non era che il mezzo usato per ottenere che il mio potere, comunicato agli apostoli, non assumesse forma che i miei nemici e nemici dei miei discepoli potessero accusare come demonico o magico.
   Così, e solamente così, l'olio guariva i corpi. Così, e solamente così, fu l'olio, sino a che Io istituii il Sacramento dell'Olio Santo. Allora l'Olio Santo, composto secondo le regole1 della liturgia mosaica, acquistò il potere di guarire le piaghe dell'anima, di cancellarne anche i segni, le cicatrici rimaste dopo l'assoluzione dei peccati ottenuta dopo sincera confessione e per i meriti del mio sacrificio.
   Due poteri dell'olio ben distinti. Sui malati delle membra, e sino alla istituzione del Sacramento dell'Estrema Unzione, per guarire i mali del corpo. Sui morenti, prossimi al giudizio, per guarire l'anima prima del suo incontro con Dio Giudice e, se benigno si piegasse Dio alle preghiere dei congiunti, per rendere anche salute al corpo concedendogli nuovo tempo nel mondo per acquistare nuovi meriti, o meriti soltanto, se prima non ne aveva acquistati colui che otteneva per il Sacramento anche salute fisica.
   Concludendo: l'olio sparso dai discepoli sui malati non fu sacra­mento altro che dopo che Io istituii il Sacramento da applicarsi in caso mortale, secondo il modo che la Sapienza aveva insegnato.»
           


   le regole, che sono in Esodo 30, 22-33.