MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

A A A

QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 639


30 ottobre 1947

   Ieri uno dei miei sette testimoni mi fa sapere che un domenicano gli ha scritto dicendo: "So da un'anima che ha comunicazione colla Madonna che 'ci salveremo con Maria'. Non posso dirle di più, si ricordi di questa frase e tra 2 o 3 anni mi saprà ridire qualcosa".
   Questo mio testimonio non sa le comunicazioni che ho avute io sulla necessità di ricorrere a Maria: unica, estrema salvezza nostra. Meno P. Berti, nessuno le sa. E P. Berti stesso non sa la penultima del 23 ottobre (circa Anno S. di carattere mariano). Questa concomitanza divoci sul potere di Maria per salvarci mi fa dare uno di quei sussulti che sempre provo quando da altre fonti, a me sconosciute, come io a loro, sento ripetere cose che mi sono sentite dire.
   Lo stesso testimonio mi fa sapere come P. Pietro Pennoni, nella sua recente visita a Camaiore (settembre 1947), abbia detto alla Sig. Favilla (una delle tante esaltate alle quali imprudentemente, disubbidientemente furono dati dai P. Migliorini, Pennoni, De Santis ecc. ecc., i fascicoli dal 1943 al 1945) come P. Migliorini continua a scrivere e copiare le comunicazioni del "portavoce" e che alcuni quaderni sono stati presentati al S. Padre e alla S. R. Rota (?) in attesa di esame. La pertinacia nell'essere indelicati, imprudenti ecc. ecc. non cade dunque mai? Dio li perdoni e provveda Lui…
   Questa notizia mi addolora e turba per tutta la sera, notte e mattina. Poi il pensiero si svia da questa amarezza per pensare a un fatto… casalingo, dirò così.
   Ieri dicevo alla mia inquilina, buona ma non praticante, e prossima ad essere madre: "A me non piace fare il predicatore. Lascio a tutti libertà di credere o no, di praticare o no. Mi limito a mostrare apertamente la mia fede. E se l'esempio attira, meglio. Se non attira… lascio fare a Dio. Però le dico, a lei che ha paura di un parto chirurgico, che farebbe bene a cominciare a mettere a posto la sua coscienza. Se lei sarà in grazia di Dio, Egli e i suoi Santi, e specie Maria Ss. e S. Anna, le saranno benigni. Non mi piacciono quelli che aspettano a chiamare 'Signore, Signore' quando affogano, ma non pensano a munirsi in tempo del salvagente, e poi si lamentano del Signore che non li aiuta…". Mi ha detto: "Farò ciò che devo verso Natale", e il discorso è finito lì.
   Questa mattina rifletto: "Va bene. Scaricherà la sua coscienza di tutte le Messe domenicali non ascoltate e di tutto il resto per Natale. Ma il figliolino nascerà alla fine di gennaio… Avrà perciò almeno già 4 domeniche senza S. Messa sull'anima… E allora? Se dovesse avvenire un disastro, che avviene della sua povera anima?". E mi volgo a Gesù dicendo: "Signore, è una ignorante, una analfabeta nella religione. Perciò applica a lei la tua preghiera1 di perdono, perché 'non sa ciò che fa'".
  E Gesù mi risponde improvviso: "E lo farò. E lo faccio, anzi, proprio perché è una selvaggia nella religione. Non è molto più in su di quelli che hanno lo stimolo istintivo a Dio senza sapere chi è il vero Dio. Ma non è colpa sua. Tanti come lei! Hanno il Battesimo, Cresima, Eucarestia, altri Sacramenti perché… è uso di farli avere ai bambini o di riceverli… e questi Sacramenti sono come straordinari incontri con Me… poi mi perdono di vista e non si ricordano più di venire a Me che attendo tutti i pellegrini della Terra. I parenti non ci pensano, essi non ci pensano. Sono cattolici perché battezzati. Ma non sono uniti a Me perché non vivono. Sono animali-uomo e non Uomini uniti a Dio per la Grazia. Sono: miserie. E vanno compatiti e aiutati… a salvarsi. Ma tu sarai invece giudicata severamente, perché tu hai avuto l'istruzione religiosa perfetta direttamente dal Verbo di Dio: il Perfettissimo".
   Mi sento bell'e giudicata degna dell'inferno. Mi pare che già mi avvolgano le fiamme infernali. Ho una paura tremenda per queste parole.
   Ma Gesù, dopo una pausa nella quale mi lascia meditare — e assicuro che non ho mai fatto un esame di coscienza così severo e minuzioso e contrito come stamane, e mai mi sono annichilita tanto nella umiltà di vedermi "fango, impurità, indegnità" come stamane — ma Gesù, dopo una pausa, aggiunge: "In verità ti dico che se alla tua insufficienza, rispetto alla istruzione religiosa che ti ho data, tu non unissi un amore totale quale hai per Me, molto lunga sarebbe la tua sosta nel Purgatorio, perché tu sarai giudicata anche per le più lievi sfumature, secondo la Giustizia. Ma l'Amore ti perdonerà per il tuo amore e secondo la mia parola. Perché Io ho detto2: 'Sono perdonati molti peccati a chi molto ha amato'. E a te dico: 'Ti saranno perdonate le tue venialità e insufficienze perché mi ami con tutta la tua capacità di amare'. Va' in pace, Maria. Sei vittima della Giustizia, ma è l'Amore Colui che ti giudica. Comprendi? L'Amore. L'amore del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Noi: l'Amore".
   E mi passa così lo spavento…
           


   preghiera, riferita in Luca 23, 34.
           
   2 ho detto, in Luca 7, 47.