MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 653


29 dicembre 1947

   Ancora Maria Ss. Veramente questo dicembre è pieno di Lei. E glielo chiedo: "Perché Gesù non viene più?".
   Maria mi attira a Sé e mi dice: "Io vengo, perché Egli è molto severo con molti, e il suo aspetto e la sua parola ti darebbero dolore, afflittissima figlia mia. Vengo io per questo. È mio compito trattenere la folgore della sua parola per pietà verso i carnefici e le vittime. Mi interpongo. Non ne sei lieta che io venga?".
   "Oh! Vorrei sempre! Ma tu sei stata offesa, qui, in questa stanza, nel Natale…".
   Maria si fa mesta, ma mi stringe di più sul cuore mentre mi dice: "Non ci pensare più. Il tuo soffrire per quelle eresie ha medicato il mio soffrire. La carnalità degli uomini e negli uomini è così forte, che neppur la fede e fedeltà nel Signore e alla Chiesa li può fare capaci di credere alla mia assoluta purezza, alla castità, all'inviolabilità del mio seno che solo Dio penetrò e che emanò Dio in Carne, Sangue, Anima e Divinità, per uno di quei misteri e potenze alle quali nulla sono le leggi di natura e dei corpi solidi. Solo chi si è tuffato nel mio Candore e lo ha assorbito e fatto sua vita e vista, solo costui può capire e credere. Tu puoi perché del mio Candore ti sei fatta vista e vita. Compatisci i ciechi e coloro che sono nutriti di umanità".
   Le sue carezze mi smemorano da ogni pena…