MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 662


20 maggio 1948

   Continuano1 qui le lezioni sull'Epistola ai Romani. Le altre lezioni sono sui due quaderni dati al R. P. Corrado M. Berti, che ha ritenuto opportuno ritirarli benché l'ultimo non fosse ancora ultimato, così come è ben lontano dall'essere ultimato il commento dello Spirito Santo sull'Epistola ai Romani. Ma per tutto quello che devo di rispetto e riconoscenza, e di riconoscimento soprattutto, a Padre Corrado per come si è sempre comportato con carità e con pazienza e con ubbidienza verso me, povera creatura, e verso i desideri del Signore, ho aderito a consegnare tutto quanto avevo.
   A chi ha tanto fatto per l'Opera è giusto che tanto venga dato. Padre Migliorini ha anche lui fatto tanto… Basterebbe pensare a quanto ha dattilografato! Ma… Ogni cosa ha il suo "ma". E l'Opera ha questo "ma": ma se non ci fosse stato Padre Berti, era certo che per il comportamento di tutti, o almeno di tutti meno pochissimi — vere eccezioni nella massa dei P. S. di M.2, che hanno sempre osteggiato, criticato, addolorato a dismisura, e solo da poco tempo hanno mutato sistema e pensiero verso l'Opera di Gesù e il povero strumento di Gesù — l'Opera avrebbe finito a non andare all'O. S. di M. Ma la dolcezza, la sincerità, l'onestà disarmano. Sì. Disarmano Dio e lo strumento di Dio che deve tenacemente difendere gli interessi e voleri di Dio, anche se ciò gli costa tanto, perché non è piacevole disputare, rimproverare e minacciare castighi.
   Io non so quanto ancora resterò sulla Terra, né se mi sarà dato di vedere l'Opera stampata. Ma ci tengo a dichiarare che se l'Opera andrà a dare luce e bene alle anime, e lustro all'O. S. di M., anime e S. di M. devono aver gratitudine per P. Berti e P. Migliorini che, in modo diverso, ma con unica costanza, hanno lavorato perché la Volontà divina si compisse e le anime avessero il dono di Dio. E mi piace, dopo i due primi, costanti lavoratori di Dio, ricordare pochi altri che cooperarono, con carità, a dare sollievo allo strumento e aiuto ai due principali artefici del trionfo della Volontà di Dio e della sua Parola: il R. P. Gargiani, P. Sostegno Benedetti e P. Tozzi e P. Mariano De Santis.
 

   [Seguono, con date dal 20 maggio all'11 giugno 1948, altre quattro (22ª, 23ª, 24ª e 25ª) LEZIONI sull'Epistola di Paolo ai Romani]
           


   Continuano… Il presente scritto, all'inizio di un nuovo quaderno autografo, è senza data: vi mettiamo la data della "lezione" che immediatamente lo segue. Sul frontespizio del quaderno figura la seguente annotazione della scrittrice: III° Quaderno di Lezioni del Dolce Ospite sulle Epistole Paoline. Fatto trascrivere, con aggiunte che lo completano, nel luglio 1950. Perciò questo non è da copiarsi ma l'altro che pure porta il N. III dei quaderni di Lezioni del Dolce Ospite sulle Epistole Paoline. Si tratta delle cinque "lezioni" (dalla 22ª alla 26ª) che indichiamo tra le parentesi quadre, ma che nel volume delle "Lezioni sull'Epistola di Paolo ai Romani" sono riportate così come la scrittrice le ha trascritte sull'altro quaderno "con aggiunte che lo completano".
           
   2 P. S. di M. sono i Padri Servi di Maria, così come O. S. di M. è l'Ordine dei Servi di Maria, al quale appartenevano tutti i Religiosi qui menzionati.