MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNETTI CAPITOLO 702


1 novembre 1945

   1° Novembre 1945 Giorno di Tutti i Santi. 

   Medito su questa solennità, sulle feste che si fanno in tutto il mondo oggi per Loro, i santi del Cielo. E la cara Voce dice
   «Senti come osanna la parte migliore del mondo? È per i "trionfatori". Hanno tutto vinto per amore di Me. E sai cosa è costata questa vittoria ad essi? Ma ora, e da secoli, e finché i secoli saranno, pontefici e imperatori si sentiranno polvere dispersa nell'abisso, rispetto a questi potenti del Cielo, e tenderanno le braccia gridando: "Gloria!" e grideranno al Cielo: "Pietà di noi!". E in verità ti dico che il bambinello più meschino che fu santo sulla Terra, il mendico morto sulla carraia santamente dopo aver santamente vissuto, la vecchierella ignorante che si spense con un'ultima preghiera zeppa di errori linguistici ma satura di amore sulle labbra, sono infinitamente più grandi e potenti e dotti di un principe della Chiesa o del Trono, o di uno scienziato che tutto il mondo onora, o di qualsiasi altro che emerge dalla folla del mondo e che sia grande solo secondo il mondo, di qualsiasi di questi, un tempo dei nulla, sempre secondo il mondo. Perché la Gloria e l'Onore non sono quelli della Terra, ma quelli di questo Luogo beato. 
   Giubila anche tu, Maria, tendi tu pure le braccia a questi tuoi fratelli che ti amano e sentili scendere con le loro carezze, perché in verità chi per Me muore è tutt'uno con gli abitanti del Regno. 
Osanna ai servi del Signore Altissimo!».