MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNETTI CAPITOLO 729


10 giugno 1948

   Ore 24 meno pochi minuti. 

   Ancora Maria Ss. Ma la sento soltanto. Non la vedo. Solo la sua dolce voce e quella pace soave che penetra in me quando Lei viene o in un modo o nell'altro. 
   Pensavo a Bernardetta Soubirous e che, allora, la Madonna è venuta a confermare il dogma dell'Immacolata Concezione. 
   Sono questi i pensieri che occupano le mie notti insonni: Dio, i suoi prodigi, Maria e i suoi, il Vangelo che ho visto, scene di martiri pure viste. 
   Il pensiero di questa sera veniva per associazione di idee dopo aver sentito alla radio brani del Nerone di Boito. Pensavo che... l'uomo sciupa tutto ciò che tocca, tutto quello in cui vuoi mettere il suo riverito e poco reverente naso. Pensavo che i martiri non morivano con quella coreografia teatrale, ma molto più dignitosamente, e provavo quella nausea che mi viene tutte le volte che so o sento trascinate su palcoscenici o filmati vite di santi o episodi della vita di Cristo. Solo la musica sacra, e della più dignitosa, può permettersi di vestire di immagini non indegne episodi attinenti ai tempi di Cristo o dei primi secoli cristiani. 
   Da lì sono scivolata per associazione di idee alle manifestazioni mariane di Lourdes, Fatima, Tre Fontane, e alle recentissime, in atto, di Assisi ecc. ecc. e come si comporta clero e popolo e così via. E... non godevo certo. 
   Ma è venuta la parola di Maria Ss. a darmi conforto.        
   Erano esattamente le ore 23,45 quando parlava e io scrivevo su un pezzette di carta, riserbandomi di trascrivere qui poi, facendo precedere le parole di Maria dai miei pensieri, per rendere più chiaro il suo materno dire. 
   Disse Maria
«A Bernardetta diedi conferma sul dogma da poco definito sulla mia Immacolata Concezione. Non tutti l'accettavano. L'ho confermata Io, e per bocca di una povera fanciulla che non sapeva cosa volesse dire Concezione Immacolata. Questo nella Francia peccatrice del 1858, e per premiare della mia conferma il Pontefice che mi aveva onorata. 
   Nell'Italia, a Roma anzi, presso la Sede della Cristianità e mentre sul suolo bagnato dal sangue dei martiri, nella Nazione dei Santi, striscia l'eterno Nemico e si insedia nel cuore di troppi, a dar dolore e assalto alla Chiesa docente e discente, Io sono venuta per dire a molte anime vittime e anime peccatrici, grandemente peccatrici, che Io fui assunta al Cielo in corpo ed anima. 
   Così dissi all'uomo che mi odiava, come a te che mi ami, come ad altri. Vi feci strumento e luce incoraggiante per il Pontefice attuale. 
   "Il mio corpo non marcì, perché non poteva marcire". "Io non morii, se per morire si intende agonia, morte, sepolcro, decomposizione, ma all'alba del sabato fui assunta al Cielo". 
   Appaio viva e gloriosa. Parlo. Converto. Guarisco. Che si attende? Là, a Lourdes, ho confermato. Qui, sprono a definire. 
   Non do a te quanto ho dato ad altri perché tu servi per altri motivi. 
   Non ti dico: "Comunica questo alle Supreme Gerarchie" perché abbiamo bisogno di te per altre missioni. 
   Non ti faccio pubblica veggente, perché il mondo invaderebbe la tua clausura e di clausura hai necessità. Clausura severa e pur libera. Più che, se attirando su te speciale, vasta attenzione, venisse la necessità prudente o crudele di mettere te, veggente, entro un convento, come facevo per Bernardetta e Lucia. 
   Ma dal fiume di luce, sapienza e verità che ti è stato dettato quante volte affiora la verità della mia Assunzione!... Un fiume. Un vero fiume di luci, sapienze e verità. 
   Maria, a te non fu data la fonte di Massabielle come a Bernarda, la fonte del miracolo per tutte le malattie dell'uomo. Ma ti è stata data la Parola divina, e la Parola divina è fonte che sana le malattie più pericolose dell'uomo: quelle dello spirito, quelle che più insidiano il Regno di Dio nel mondo e nei cuori. 
   Ed è ben tanta l'onda di quella fontana che ti è stata data perché tu la dessi agli uomini! 
   Anche tu, come Bernardetta, non attingerai gioia per te a quella fonte. Ma non per castigo o per inerzia tua. Perché tu l'hai dentro e non vuoi più di quanto ti è stato dato. 
   Come Bernarda. La quale non prese per sé una stilla di quell'acqua. Perché una sola cosa l'interessava: la mia gloria e non la sua gioia materiale. Anche tu così: vuoi la Fonte, contrastata tanto, troppo, aperta a tutte le anime. Ma per te non vuoi gioia terrena. La tua gioia è servire, trasmettere, ricordare, glorificare Dio, Gesù, Maria. 
   Sta' contenta. L'onda di quella tua Fonte ti porterà sin qui, dove sei amata e attesa.
   Sta' in pace. In pace. In pace».