MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNETTI CAPITOLO 772


17 maggio 1953

«La mia Divina Misericordia aveva dato l'Opera per misericordia d'infinite anime, perdute o sulla via di perdersi, laiche e anche consacrate, perché riavessero Salvezza eterna. 
   L'Opera era l'applicazione pratica delle opere di misericordia spirituali che Io ho insegnato: "Istruire gli ignoranti, convertire i peccatori...". 
   Chi l'ha bloccata da anni, senza giustizia e senza vero motivo, anzi solo per un riprovevole motivo, non ha capito il fine, lo scopo, la potenza del mio dono ed ha ferito profondamente il mio Cuore e si è reso responsabile della morte spirituale di tante creature e di una grande mancanza di carità e giustizia verso di te. 
   Io l'ho già detto, nel secondo anno di Vita Pubblica, nel primo volume: "Ogni anima che si travia o che viene traviata, ed è traviamento lo svisare a se stessi e ad altri la mia Parola e la mia opera ed impedirne la diffusione, nuoce a Dio nelle anime che si perdono. Ogni anima che si perde è una ferita fatta a Me: Dio e Salvatore". 
   E poiché da ormai cinque anni mi si ferisce senza sosta, con l'ingiusta azione verso l'Opera, ho chiuso il fiume della Divina Sapienza che volevo riversare in te, mia cisterna d'amore e di grazia per le anime, dandoti le spiegazioni dell'Apocalisse, delle altre Epistole Paoline e di quelle di Pietro, Giacomo e Giuda d'Alfeo. Tutte le lettere apostoliche».