MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNETTI CAPITOLO 707


2 dicembre 1945

   Sempre pensando alla Comunione di Giuseppe, parlo con la mia anima a Gesù e gli dico: «Oh! Gesù! Perché tempo fa mi hai fatto quasi credere che per Giuseppe non c'era speranza? Ne ho sofferto tanto! Molto più che lo scorso anno Tu e S. Caterina da Siena mi avevate detto parole di speranza...». 
   Gesù sorride... Il sorriso di Gesù: luce che si riversa dalle labbra dischiuse e inonda di gioia! E dice:    «Perché Io ti conosco. Hai lo spirito e la tempra dei lottatori, e quando ti pare che una preda ti sfugga ti riscuoti se ti eri distratta e torni all'assalto. E anche hai lo spirito dell'apostolo: hai la sete delle anime.
   Tu, per molti motivi, ti eri disgustata di Giuseppe-cugino, e ciò si ripercuoteva in intiepidimento del tuo  sacrificio per lui-anima. Ti ho allora ricordato il suo volto spirituale: demoniaco, angosciato, che abbisognava di te per diventare viso di uomo, e ti ho poi detto parole severe per risvegliare il dolore per lo stato di quell'anima e la tua carità di madre spirituale per quell'infelice, acciò tu tornassi solerte, valente a strapparlo a Satana. Ci sono riuscito. 
   Essere madre non è solo concepire un figlio, ma è formarlo per nove mesi, poi partorirlo, allattarlo, crescerlo, vegliarlo, pulirlo, istruirlo... Tu lo avevi solo concepito. Se non ti fossi ridestata per il mio richiamo, sarebbe rimasto un aborto. Ora è nato. Lo hai fatto nascere. Adesso allattalo, crescilo, veglia su lui, istruiscilo.
   Hai sofferto? La maternità è dolore...
   Va' e sii contenta e in pace».