MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNETTI CAPITOLO 705


21 novembre 1945

   Una strana letizia mi pervade. E un insolito benessere. Canto, e ci riesco, come un canarino a primavera. Così per tutta mattina. Al pomeriggio, mentre sono sola, penso a tante cose, fra le quali, con insistenza, all'ultima lettera di Giuseppe con la promessa di riconciliarsi e con le sue frasi ammirative per i missionari, ai quali mi paragona. 
   Dico: «Eh! Signore! E pensare che io volevo essere missionaria! Almeno della Compagnia di S. Paolo volevo essere. E invece!...». 
   E Gesù mi dice: «Ma lo sei! E mieti raccolti più abbondanti che se fossi missionaria nel mondo e sana. Non ti ho negato nulla di ciò che desideravi spiritualmente. Ma anzi ho sublimato il tuo desiderio. Tu sei la "missionaria", la "paolina", la "evangelizzante", mia piccola Maria Giovanni della Croce. E oggi hai mietuto per il mio granaio una grande conquista: il tuo Tuldo». 
T   uldo è stato chiamato Giuseppe da S. Caterina da Siena il 9-11-44. Che sia unito a Gesù come ha promesso?