MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNETTI CAPITOLO 792


25 Agosto 1953 . Ore 19

   Dice Maria Ss.:
   «Metti nel medaglioncino d'oro con la stella, che è di Marta, un pezzette del lino miracoloso: una perla di bene sotto la perla che è nella stella, e che Marta lo porti più che può. E tu poniti al collo la corona di Gerusalemme. Quegli ulivi superstiti sono stati molte volte toccati e benedetti da mio Figlio, e da Me, e dagli Apostoli e discepoli, e da molti Consacrati, nei secoli. Hanno bevuto il Sangue di Gesù, il suo e mio pianto. E ciò li fa santi e potenti contro Satana e ogni altro male. Più userai quella Corona e più sarai benedetta e mi darai gioia, e la darai al mio Gesù... Hai avuto un dono d'infinito valore spirituale. Amalo, preferendolo, benché così rozzo, e scabro, e povero, ad ogni altra Corona, meno quella di Mr. Fulton Sheen che veramente sarebbe bene che tu facessi, per questo povero mondo così in pericolo in tutti e cinque i continenti».