MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

A A A

QUADERNETTI CAPITOLO 748


5 novembre 1948

                                                            Pax Tibi

   Padre Reverendo

   Perdoni se uso la matita. È per fare sollecitamente 2 copie come ordina Gesù. Le faccio anche se da ieri sono nella sofferenza del 1° attacco pleurico dell'inverno 1948-49. Veramente il 2 c.m. stentavo già a seguire la lettura del Prevangelo ecc. ecc. tanto mi sentivo male. 
   Dunque: Gesù Ss. da queste direttive circa dei punti incriminati (da parte dei dottori difficili) del 1° volume (Prevangelo). 
   I. Dettato del 27 agosto 1944, seguito alla visione della nascita di Maria Ss. In merito dice Gesù: «Poi che essi non comprendono che come la Sapienza1 fu attributo di Dio da quando Dio è, ed è infinita come Lui e come Lui eterna, e che questa Sapienza senza limiti nel tempo e nella perfezione tutto ha saputo dal principio senza principio di Dio, e che quindi Dio ab eterno contemplò la sua futura Figlia, Madre e Sposa Maria, e nel suo Pensiero la tenne mentre creava il creato e l'uomoUmanità, che da Maria avrebbe ottenuto il Mezzo per redimersi, posto che essi non vogliono capire, sia levata dal testo la frase "Vieni e leggi le glorie di Lei nel libro dell'avo". E levato sia il brano dei Proverbi, cap. VIII, v. 22-31. E levato ancora sia il periodo che segue. Sino alla parola... "ti parlo". Il seguente: "Ho voluto che tu scrivessi il primo verso" ecc., sino alla fine del dettato, siano pubblicati». 
   Questo per questa Ia obbiezione. 
   IIa obbiezione che Gesù elimina. E nel dettato seguente all'Annunciazione, al punto: "La maternità, priva di quanto ora l'avvilisce, ecc. ecc.", Gesù dice di dire, ad illuminare i tardi e gli orbi... "La maternità, priva di quanto ora l'avvilisce, era stata concessa da Dio, unitamente agli altri doni naturali e soprannaturali, anche ad Eva. È naturale che questo dono lo avrebbe goduto se avesse dato figli alla luce prima di peccare. 
   E due. 
   III. Dice Gesù che quelli che sentono un fastidio per il brano-visione: "La prima lezione di lavoro di Gesù" 21-3-44, hanno risposta da Lui stesso col dettato che la segue, pure del 21 (ventuno) marzo 1944. 
   IV. Ancora sul peccato d'origine Gesù mi indica i dettati del 2 aprile 1944 e 5 aprile 1944 (extra opera, ma P. Mig.ni li ha). Possono illuminare i dottori difficili.           
   V. P. Berti accennò a come le anime sono create e a quando vengono infettate dall'eredità di Adamo. Ecco: "da Dio vengono create senza macchia (vedere visione del 25-5-44 verso la fine della visione) e leggere dettato del 31-5-1944 (maggio). Congiungendosi alla carne di Adamo prendono l'eredità sciagurata della colpa di Adamo. Ma da Dio vengono create pure, non potendo il Perfettissimo e Purissimo creare cose impure e imperfette". 
   Questi gli aiuti divini per la rimozione delle obbiezioni. 
   Circa poi il mio stile, sia che piaccia o no, va lasciato come sta, senza mutare virgola o parola, perché serve a far risaltare la mia personalità, ben diversa da quella degli altri parlanti nell'opera, e ben confrontabile con brani miei di tempi passati (temi scolastici, lettere, conferenze). Dice Gesù che non andava levato neppure il mio "dentro per dentro", che sarà... uno sfregio letterario, ma è un documento di identificazione sul portavoce. Ad ogni modo ormai è levato e si lasci così. Ma sul resto non siano fatte mutazioni di sorta. 
   Invito a considerare che, anche tenuta presente la larga e imprudente distribuzione di dattiloscritti fatta, e data l'avidità di alcuni ad appropriarsi dell'opera, a danno dell'Ordine S. M. (vedi Pende...) l'unica cosa valida, per intentare un processo ai plagiatori, sarebbero i miei manoscritti. Ma i manoscritti devono corrispondere alle stampe per avere valore in favore dell'O.S.M. Se invece io ho scritto in un modo, e poiviene stampato in un altro, rimanete senza documenti validi in vostro favore. Perciò nessuno muti parola. Ricordare che Perali è intimo di Alliney e che questo desiderio di Perali di modificare il mio stile lo ebbe anche Alliney. Attenti alle insidie! Le sia di monito quanto è accaduto al Ministro della Marina Maugeri, proprio in questi giorni, per modifiche di altri ai suoi scritti... 
   E sull'opera ho detto. 
   Riguardo agli inquilini fu fatto come suggerì P. Berti e altri. Istantaneamente saltarono fuori denari per comperare con abbondanza pane, carne, frutta, carbone ecc. ecc. nonostante che il marito sia sempre un'araba fenice di là da venire. Però l'affitto a me non è stato dato. 
   Io non ho più visto nessuno. Hanno il broncio con me... Ma a Marta hanno detto che se ne andranno. Va bene. Attendo sino a sabato, e poi ricorro in Questura. 
   Sacrificarmi con utile è dovere per alleggerire l'O.S.M. Ma sacrificarmi senza utile, anzi con danno, no. 
   Ma questi sono gli affitti invernali!... 
   Ringrazio di tutto il buon P. Romualdo... Tutto andava bene. 
   Ringrazio di tutto, in altro campo, il buon P. Corrado, al quale ricordo la sua promessa di scrivermi quanto mi disse a voce sugli ultimi svolgimenti delle cose attinenti all'opera (S. Santità, S. E. Montini,Tardini, R. P. Gargiani, Frosinone, Aquino, ecc. ecc.). 
   E smetto perché la febbre sale. 
   Chiedo preghiere perché se mi viene una pleurite forte resto inerte per molto tempo. 
   Doveri da me e Marta. Terrò informati sui non graditi ospiti che Belzebù si è compiaciuto di portarmi in casa... 
                                                                                    Maria 

[La lettera è scritta a matita. Il seguente poscritto è aggiunto a penna] 

   Perdoni se ho scritto così. Io non ho fiato per dettare a Marta, presa come sono nell'apparato respiratorio; e Marta deve sorvegliare i non pagatori di mano lesta a far proprio quanto è di altri... 
   Mi scrivono ora le Raffaeli! di Castelnuovo di avere ricevuto il fascicolo propaganda, respinto da Castiglione dove lo aveva mandato un eccesso di zelo dell'impiegato postale di Castelnuovo. 
   Importante: dice Gesù che le ragioni dell'opera sono state date unicamente per illuminare gli esaminatori difficili e rispondere in anticipo alle loro obbiezioni. Ma non vanno messe (è meglio non metterle) né in testa, né in fine dei volumi. Lo dica anche a P. Romualdo. Servono per voi e per i rabbi difficili. Così sapete cosa rispondere e come ordinare l'opera.


   1 ... che come ... Sopprimendo l'avverbio come, la frase è sintatticamente corretta.