MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNETTI CAPITOLO 738


8 settembre 1948

   «Contempla le beatitudini nel Magnificat, e la grande Verità nascosta nella parola "mio Salvatore". A quelli che ti fanno obiezione sulla "secondogenita di Dio", sulla "anima di Maria parte di Dio" fa considerare queste due cose: 
   I - che Maria nacque da coniugio umano e fu salvata (presalvata o preservata) come tutti gli uomini credenti nel Cristo, in vista dei meriti futuri del Cristo Salvatore. 
Se avesse avuta natura divina, come comprendendo male e sempre secondo lettera perché non sanno leggere con la vita che è spirito alcuni vogliono capire dalle mie parole esatte, non avrebbe avuto bisogno di essere salvata e perciò Maria, piena ormai di Spirito Santo, non avrebbe . chiamato Dio "suo Salvatore". 
   II - Ogni anima, essendo "alito, soffio, o spirito di vita" infuso da Dio alla carne dell'uomo, è parte di Dio. Con più perfezione sarà stata "parte di Dio" quell'alito, soffio o spirito, che Dio infuse alla carne della futura immacolata Sposa, Madre, Ciborio di Dio e sua Arca. 
   Ma lasciali fare. Solo le aquile fissano il sole. Solo le api traggono dai fiori il miele. Gli altri non possono figgere lo sguardo nell'Infinita Luce che è Verità. E ancora gli altri, dei fiori fanno strame o fieno da ruminazione. 
   Ma la verità è questa: che l'anima è parte di Dio e che l'anima di Maria era Parte di Dio. 
   Pure lasciali fare! Chineranno le fronti qui, davanti alla Verità sul suo eccelso Trono, quando per sempre e per un attimo vedranno il Sole che è Verità e saranno "vive aquile" per l'eternità, o aquile fulminate per l'eternità. Per ora sono pigmei che si credono giganti, notturni uccelli che scambiano il fuoco fatuo della loro scienza per il Sole della mia Sapienza. E sappi però che... 
   Contempla ancora le beatitudini, le prime, il preludio delle beatitudini del Monte che sono nel Magnificat, per chi lo sa leggere. Guarda: Io te le illumino. 
   La beatitudine della povertà di spirito: Maria non ha avuto gola e non ha avarizia. Non ha desiderato la sua gloria e appena la possiede ne fa parte, sempre parte da allora, a tutta l'umanità. Porta la grazia a Giovanni, la carità alla cugina, il miracolo a Zaccaria. Poi porterà la Grazia nel mondo, la darà agli uomini, sacrificherà il suo amore di Madre e il suo Cuore, tutto, nella vera povertà di spirito. E per questo sarà Regina del Regno dei Cieli. Maria mansuetamente si è offerta, strumento della più grande e dolorosa volontà di Dio: la Redenzione, ed è diventata la Madre che tutte le generazioni della Terra chiameranno beata. 
   Ha ereditato la Terra, dopo il Cielo, perché fu mansueta oltre che senza gola e avarizia. Maria professandosi, non solo a parole, serva di Dio, si consacra al pianto e al dolore, ma già il suo spirito esulta in Dio suo Salvatore perché quelli che piangono saranno consolati. 
   Maria fu famelica e sitibonda di giustizia stando a mani alzate nell'offerta, perché la giustizia trionfasse nel mondo, dai più teneri anni, e Dio l'ha riempita di Sé, Bene Supremo. 
Maria si fa serva per misericordia dell'Umanità, e la Misericordia si incarna in Lei e da Lei nasce. 
   Maria ha temuto Dio e perciò fu angelicamente pura, e vide Dio nella sua duplice Natura, lo allattò, curò, amò come nessuno. 
   Maria, la Pacifica, generò la Pace, pacificamente, nell'equilibrio costante dei giusti, nel dominio perfetto degli innocenti, accolse il supremo onore e il supremo onere dell'esser Madre di Dio e Corredentrice, e Dio tanto ha fatto in Lei di cose potenti che fra tutti i nati da voler d'uomo è la vera e diletta figlia di Dio. 
   Maria è l'umile e perciò è esaltata sopra ogni creatura. 
   È la perseguitata per fedele amore alla causa della giustizia e per questo il Regno di Dio fu in Lei e Lei è in esso. 
   L'umile donna di Nazaret oltraggiata, calunniata, schernita e sprezzata sin da quelli del suo sangue, così come Lei stessa cantò nel suo giubilo, è colei che glorifica il Signore per la sua infinita potenza, carità, giustizia, la Voce prima del coro dei Santi, venuti al Regno per essere stati poveri di spirito, poveri di mezzi, ma ricchi in virtù, per essere stati mansueti, afflitti, amanti di giustizia, misericordi, puri, pacifici, perseguitati. 
   In verità ti dico che, come Maria è nata da voler d'uomo e da seno di donna ed è Figlia di Dio, regina del Cielo, così ogni nato d'uomo può col suo volere avere ciò che ebbe Maria: Dio in sé, e il Regno del Padre suo per i secoli dei secoli». 
  

   ... «Dove si celebrava il Mistero? Nel segreto catacombale. Su che era deposto o da chi conservato? Sul corpo dei martiri, o dai più eletti nel gregge di Gesù. Perciò...».