MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNETTI CAPITOLO 788


9 luglio 1953

   G. C.: 
   «Ecco una delle tante anime già morte prima di esser morto il corpo. Una di quelle di cui parlai ai miei discepoli. E morte per sempre, perché non si pentirono in extremis. Il veleno del serpente, che è il Comunismo, ha paralizzato in essi ogni movimento buono, e muoiono così, finendo nel regno del Serpente che è Satana. Vedi quanto occorre pregare per essi? Perduti in eterno! Perduti come i colpiti la sera del Venerdì, dopo la mia morte per causa loro. 
   I naufraghi, li chiama giustamente mia Madre. Ma dove naufraghi? Nel mare infernale. In verità ti dico che molti sono coloro che periscono per naufragio marino, da guerre o tempeste, o per disastri aerei, ma la loro anima si salva, e talora anzi ha maggior gloria da quella loro morte in grazia e con rassegnazione. Ma questi! Sotto di loro si apre il baratro infernale, su loro si chiudono le porte orrende ed eterne d'Inferno, e la loro sorte è immutabile come per Giuda di Keriot. Prega!».