MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

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Pubblicato il 19/12/2023

Quarto giorno di Novena per il Santo Natale con riferimenti valtortiani.

 
   Cari amici e amiche in Cristo nostro Signore, vorremmo prepararci alla Festa più dolce e gaudiosa dell'anno, con una Novena, condivisa da Padre Giulio Maria Scozzaro, alla quale aggiungiamo ogni giorno un riferimento alle Opere di Maria Valtorta.
   Il Dolcissimo e Santissimo Pargolo sorrida anche a noi, facendoci pregustare il Suo eterno Regno, e quale preludio all'accoglimento dei nostri propositi ispirati e sostenuti nel suo Nome.
   Buona lettura!
 
NOVENA A GESÙ BAMBINO . IV Giorno
(dal 16 al 24 dicembre)
 
   Per ottenere Grazie particolari e prepararci all'incontro della Notte di Natale
 
   Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen
   O Dio, vieni a salvarmi.
   - Signore, vieni presto in mio aiuto.
   Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo...
   
   Invocazione allo Spirito Santo:
   O Spirito Paraclito, uno col Padre e il Figlio, discendi a noi benigno nell'intimo dei cuori. Voce e mente si accordino nel ritmo della lode, il tuo fuoco ci unisca in un'anima sola. O luce di sapienza, rivelaci il mistero del Dio trino ed unico, fonte d'eterno Amore. Amen.
   Recitare il Credo
 
   O Santo Bambino Gesù, che sei venuto nel mondo, ti sei fatto Uomo come noi, per riconciliare 1'uomo con Dio, per rinnovare l'alleanza e fondare la Chiesa, nuovo regno di Dio, Ti supplichiamo di continuare anche ora ad estendere il tuo regno nel mondo, fra i popoli che ancora non Ti conoscono e perché questo regno si attui sempre più in noi, assistici nelle nostre necessità (chiedere la Grazia che più ci sta a cuore). Fa, o Gesù, che amiamo coloro che hai posto alla guida del tuo popolo. Tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
   Padre nostro. 7 Ave Maria. Gloria al Padre
   
Santo Bambino Gesù, Benedicimi.

   O Immacolata dello Spirito Santo, per il potere che l’Eterno Padre Ti ha dato sugli Angeli e gli Arcangeli, mandaci schiere di Angeli con a capo San Michele Arcangelo, a liberarci dal maligno ed a guarirci da ogni male.
 

Dai Quaderni di Maria Valtorta,  mattina del 13-5.
 
   (...) Dopo la Comunione in onore del Cuore Immacolato.

   Dice Maria:
   «Voglio che tu comprenda meglio le mie Allegrezze. Dirai più volentieri la Corona francescana.9
   Nella prima non fui contenta per la gloria e la gioia mia, ma perché era venuto il tempo della redenzione dell'uomo e del perdono di Dio all'uomo.
   La seconda mi fece felice non per la lode a me data dalla cugina, ma per aver dato inizio alla redenzione santificando il Battista col portargli il mio Gesù, Redentore vostro.
   La beatitudine della terza non fu unicamente per esser divenuta, senza dolore o macchia alla mia verginità, madre, e nemmeno per la grazia di poter baciare Iddio, mio Figlio. Ma perché la Terra aveva ormai il Salvatore.
   Ciò che mi fece lieta per la quarta volta si fu che nei tre Magi io vidi tutti coloro che da ogni parte del mondo e in ogni epoca della Terra, da quel momento, sarebbero venuti verso la Luce, verso il mio Signore, e l'avrebbero proclamato loro Re e loro Salvatore e Dio.
   L'allegrezza del quinto fatto viene non già unicamente per il mio amore di Madre che cessa di soffrire poiché il Figlio smarrito è ritrovato. Sarebbe stato egoismo. Ma era inesprimibile gioia udendo echeggiare per la prima volta la "Buona Novella" e comprendendo che essa, con anticipo di qualche anno, cadeva in qualche cuore e vi germogliava in pianta eterna. Godevo per questi pre-ammaestrati.
   La sesta allegrezza fu ancor più grande amore per voi, creature redente. Il Risorto mi diceva che i Cieli erano aperti e già abitati dai santi del Signore che da secoli attendevano quell'ora, e che in essi Cieli erano pronti i seggi dei dieci e diecimila salvati. E per me, Madre vostra, sapere pronta la vostra dimora mi era letizia di profondità incalcolabile.
   Infine la settima allegrezza non fu per la mia gloria. Ma perché, fatta dalla bontà di Dio Regina dei Cieli, io potevo da Regina occuparmi di voi, miei amati, ed eletta come ero a sedere alla destra di Dio potevo direttamente, e con supplica potente, parlare, pregare, ottenere per voi.
   Nessuna allegrezza fu per me sola. L'egoismo, anche più giusto e santo, distrugge l'amore. Ogni allegrezza a me venne per amore perfetto e fu spinta ad un ancor più perfetto amore.
   Ora sono beata. Più di così non lo potrei essere perché sono circondata dall'abbraccio trino di Dio. Ma ancora uso della mia beatitudine per l'amore di voi. Anche qua applico la legge10: amo Dio con tutta me stessa e il prossimo come me stessa. Me stessa non perché Maria, ma perché Maria ha trovato grazia presso il Signore ed è amata da Lui; perciò è creatura santa in Lui e di Lui, parte11 di Lui.
   Oh! la mia Teologia! Non ha che una parola di chiave: "Amore". Sono Regina dei Cieli perché ho compreso come nessuna fra le creature questa Teologia.
   Ama. Sarai salva. Ama. Ama con la parola o col silenzio. Ama con l'azione o l'immobilità. Ama col fervore o nella sofferenza dell'aridità. Ama nella gioia e nel dolore. Ama nella vittoria e nella debolezza. Ama nella tentazione e nella libertà dal Nemico. Ama sempre.
   Vi sia un punto in te, il più profondo, che in mezzo a tutto un essere ferito, percosso, agonizzante, inebetito dal dolore, spossato dagli assalti del demonio, nauseato dagli eventi della vita, sbattuto come nave in procella, sa rimanere quieto e vivo nell'amore. Un punto in te che abbia questa unica missione: amare, e la esplichi per la mente, il cuore, la carne. E quel punto sia il santuario tuo. Là vi sia l'altare dalla lampada sempre accesa, dai fiori sempre freschi, dalla lode sempre sonante.
 Sia che tu pianga o rida, che tu speri o dubiti, che tu sia esaudita o no, la parte più santa del tuo spirito, quella che vive in quel punto sacrato al culto di Dio, sappia sempre dire12: "Gloria tibi, Domine. Gloria! Laudamus Te! Benedicimus Te! Adoramus Te! Glorificamus Te! Quoniam Tu solus Sanctus; Tu solus Dominus; Tu solus Altissimus. Cum Angelis et Archangelis, cum Thronis et Dominationibus, cumque omni militia caelestis exercitus, himnum gloriae tuae canimus, sine fine dicentes: Sanctus, Sanctus, Sanctus!".
   Prima della Elevazione viene la lode. Prima della Consumazione viene la lode. Sappi dire la tua Messa. Ogni vittima è sacerdote. Ma non si è sacerdoti se non si sa celebrare la Messa. In tutte le sue parti.
   Guarda il mio Gesù. Prima di essere elevato e consumato ha dato lode al Padre13. E sapeva già quello che l'attendeva.
   Canti il tuo cuore, o Maria. Canti anche se le lacrime piovono dagli occhi tuoi. Il canto copra il tuo gemito e le voci di Satana che ti vuole persuadere a diffidare di te per impedirti di seguire la tua missione; che ti vuol persuadere che Dio non ti ascolta per impedirti di pregare; che ti vuol persuadere che sei perduta per perderti.
   No. Non lo sei. Persevera. Vale più un giorno, un'ora di fedeltà in questo momento, che non i dieci anni passati nel dolore fisico e nella penitenza, ma con la pace nel cuore e Dio sensibile al tuo fianco. Persevera. "Chi persevererà sino alla fine sarà salvo". Lo dice Gesù14 mio e tuo. E io te lo dico. Soffri con pace. Presto verrò.»
 

   (Nota mia).
   Sono immersa nel dolore. Entro nei sopori accompagnata da quello e quando ne esco lo trovo lì, a darmi il suo incubo subito: "Dio non ti ama. Sei dannata. Sei una mentitrice. Una pazza. Una eretica".
   È un vero incubo. Mi leva ogni conforto. Offusca persino la luce materiale del sole e la vista di quel bello naturale che in altri stati d'animo mi avrebbe rallegrato. Mi rende incapace a qualsiasi occupazione. Mi annulla la quiete che mi dava il pregare e la gioia del pregare. Parlo e sento quel pensiero. Scrivo e mi si agita nel cervello. Leggo e soverchia le parole. È lì, sempre lì…
   Appena torno in me, la prima sensazione è quella di questo pensiero. Non ho ancora aperto occhi, bocca, mosso le mani, ma esso è già in moto a trivellarmi il cuore e la mente. Cessa appena di parlare il Maestro o la Mamma, ed esso riprende il suo lavoro di tarlo che caria instancabile dove si è annidato.
   Bisogna provare per capire cosa è…

            
   la Corona francescana è una pratica di devozione a Maria Ss., della quale contempla sette "allegrezze". La prima riguarda l'incarnazione del Verbo dopo l'annuncio dell'Arcangelo. Le altre risultano con chiarezza dal testo del presente "dettato", compresa lasesta, che riguarda un fatto (l'apparizione di Gesù Risorto alla Madre) non attestato nei Vangeli, ma ritenuto plausibile e riportato nell'opera maggiore di Maria Valtorta, come abbiamo annotato in calce allo scritto del 24 aprile 1943.
            
   10 la legge, quella di Levitico 19, 18Deuteronomio 6, 5.
            
   11 parte non come "porzione", ma come "partecipazione".
            
   12 dire, con espressioni latine prese dal "Gloria" e dal "Prefazio" del Messale allora vigente.
            
   13 ha dato lode al Padre, come in Giovanni 14-17.
            
   14 Lo dice Gesù in Matteo 10, 22; 24, 13.

Divin Pargolo, noi ci affidiamo e confidiamo per sempre in Te!