MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 575


20 agosto 1946

   Leggendo uno scritto su S. Teresina rifletto che io pure non ho mai desiderato cose straordinarie, convinta come sono che esse sono più un pericolo che altro per la debolezza nostra, e mi rammarico che la mia missione mi abbia proprio messa su questa via straordinaria. Gemo: "Perché, mio Dio? Perché a me, tanto piccola, una [cosa] così grande? Perché a me, tanto debole, una cosa così pericolosa? Perché a me, che potevo salvarmi soltanto con l'infanzia spirituale1, questa cosa così da adulti?".
   Sono fra questi pensieri quando mi appare proprio S. Teresina in piena veste carmelitana, ossia col mantellone bianco, ma senza rose né Crocifisso infiorato. No. Proprio come sarà stata mille volte nel suo Carmelo quando andava nella Cappella del Carmelo… Mi si accosta e mi passa il braccio sulle spalle, di modo che la sua bella mano sinistra è sul mio omero sinistro e la destra sul destro e così mi fa sentire il suo abbraccio, e parla:
   «Non temere, sorellina mia. Era una più semplice via. Ma quest'altra tu non l'hai chiesta. È l'Amore che te l'ha data, anzi che ti ci ha messa. E tu vi cammini col tuo cuore di fanciullo, che fanciullo vuol restare. E allora la tua via diventa doppiamente eroica. Per l'infanzia e per la straordinarietà. Essere fedeli ad ambedue è grande cosa. Ma tu sarai sempre un fanciullo poiché lo vuoi. Un fanciullo sulle cui labbra lo Spirito metterà le parole che sono da più che da adulto perché sono parole non umane. Maria sarà sempre il piccolo fanciullo sulla via della infanzia spirituale. Il portavoce, poi, nelle ore del suo ufficio seguirà la via straordinaria e, perché non ne abbia paura o danno, la seguirà fra le braccia di Dio. Fare semplicemente la volontà di Dio, quale ne sia la grandiosità, è sempre conservarsi fanciulli. Perché solo i fanciulli fanno senza misurare la grandezza di ciò che fanno, fanno soltanto perché dicono loro di farlo. Non temere, sorellina. Gesù, che ti ci ha messa, tutela il tuo cuore e non permetterà che lo straordinario nuoccia al tuo cuor di fanciullo spirituale.»
   E mi fa sentire la pressione delle sue belle mani, e sento il mantellone steso sulle mie spalle come un velo protettore, isolatore, difensore… Sento il suo viso curvo sul mio capo, così fraterno che ne sono tutta confortata. Mi sento protetta… amata. Le paure cessano… Alzo il capo e incontro il suo sorriso, lo sguardo dei bellissimi occhi… Come è bella! Il Cielo traluce da tutta lei… Mi fa sentire tutto il suo amore e poi in una gran luce d'oro si annulla. E resta la pace e il ricordo del suo abbraccio…
 

   [Seguono, con date dal 25 agosto al 22 settembre 1946, i capitoli da 28 a 32 del LIBRO DI AZARIA. Con date dal 21 agosto al 24 settembre 1946 sono i capitoli da 477 (esclusi i brani 11-13) a 501 – escluso il capitolo 494, scritto nel 1944 – dell'opera L'EVANGELO]
           


   infanzia spirituale viene comunemente chiamata la dottrina di santa Teresa del Bambino Gesù, già incontrata negli scritti del 3 gennaio e del 2 febbraio 1946.