MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

A A A

QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 679


3 giugno 1949

   1° venerdì del mese del S. Cuore

   In compenso dell'atroce soffrire, Gesù è meco sempre e rinnova il miracolo1 del dissetarmi del Sangue del suo Cuore aperto e dell'immergermi nel fuoco del suo Cuore… La beatitudine…
   E Maria Ss. viene al pomeriggio. Sempre come il 31 maggio e 1° giugno. E dopo avermi detto che è felice che si dicano a Roma i Rosari insieme "perché la preghiera è più efficace se fatta in molti", mi dice:
   «Vuoi sapere perché mi vedi con questo insolito manto di penitenza, di lutto quasi, benché non pianga più e raggi la gioia del mio cuore? Ecco. Te lo dico. E ti rivelo un nuovo titolo col quale voglio che tu mi invochi.
   Per quanto non si mediti, e non si accetti, e non si creda, sul mio dolore, e la descrizione di esso paia avvilente, e la si voglia negare, proprio perché non si sa meditare sul mio dolore di madre e di credente, io sono stata la vittima insieme al Figlio mio. E lo sono. Perché ogni offesa a Lui fatta percuote il mio cuore, flagella il mio amore per Lui, così come ogni suo soffrire di quel giorno di Passione fu flagello, percossa, spina, chiodo, urto, caduta mia.
   E allora, ora che una furiosa, instancabile, sempre più violenta grandine di offese viene scagliata dall'Umanità contro il suo Signore, io vesto il manto di penitenza, io, la vittima col Figlio mio, la divina Vittima.
   Vedi? Sto col gesto supplice che avevo nel Sepolcro al momento del mio completo sacrificio e della mia suprema preghiera per gli uomini. Imploro e spargo grazie… Raccolgo preghiere e riparazioni… Mi offro e offro. Imploro il Padre, e pietà dal Padre. Conforto con le mie grazie i fedeli. Raccolgo le loro preghiere e riparazioni. Le offro per consolare l'Amor del mio Cuore. E per farle potenti mi offro con voi, io, Madre vittima della e per la Umanità.
   Salutami, Maria, così: "Ave, Maria, Madre Vittima per i peccati degli uomini, prega per noi". Il mio nuovo titolo è questo: Maria Immacolata vittima trafitta dai peccati del mondo.»
   E Gesù assente… Poi Maria Ss. scompare, ma resta Gesù, ancora, ancora…
           


   rinnova il miracolo, compiuto già il 29-30 marzo 1945.