MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNETTI CAPITOLO 758


8 febbraio 1949

   Dice Gesù
   «Nessuno si permetta mai di camuffare da "scientifica" l'opera che Io ti ho data. La scienza, in questo caso, non potrebbe essere spiegata che come fenomeno medianico, ossia demonico. 
   Tu sai come giudico ogni manifestazione di forze oscure, ossia medianiche. È detto nell'immutabile Legge divina, che Io ho confermata, che rivolgersi a maghi61, consultare indovini è contaminarsi, e chi lo farà fornicando con essi vedrà rivolgersi da lui la faccia di Dio e sarà sterminato da mezzo al popolo di Dio, ossia dei santi. Questo abbiano presente tutti. Anche quelli che ti giudicano senza giustizia accusandoti di peccati che essi spudoratamente compiono con lo specioso pretesto di compire studi scientifici. 
   Non voglio che tu sia detta in rapporto con le tenebre. Tu sei della Luce perché sempre fosti fedele e amante di Essa. Ed Essa ti ha accolta nel suo oceano di fulgente Sapienza per ammaestrarti e farti canale alla mia Luce per tanti che periscono nelle tenebre o si smarriscono nella caligine, che le "lampade"62 non più luminose sul monte della perfezione più non diradano. 
   Per nessun pretesto, per nessuna fretta, per nessun ripicco si deve dire il non vero, si deve fare un sacrilegio. E non vero sarebbe dire e permettere che si dica che l'opera fu fenomeno extranaturale medianico. 
   Io i medium li abborro, li maledico. Te ti amo e benedico, mia martire fedele. E sacrilegio sarebbe dire che la tua anima, nella quale sta in cattedra la Sapienza, ospiti il maestro della Menzogna: Satan capo di maghi, indovini, menzogneri, seduttori, nemici miei. 
   Questo considerino i Padri. Che in te due sono le cose ben distinte pur facenti un'unica cosa: la tua personalità di creatura, la tua particolarità di portavoce. Ma non saresti stato "il portavoce" se non fossi stata l'amante e vittima. L'essere il portavoce è il fatto accidentale, l'essere l'anima vittima e amante è il fatto congenito. L'esser divenuta portavoce è la logica conseguenza e il logico premio ad essere sempre stata la vittima amante. 
   Quando sarai giudicata in Cielo da Dio e in Terra dagli uomini giusti che già ti giudicano, o dagli ingiusti che ti giudicheranno dopo averti consumata nel loro livore più ancora di quanto ti abbia consumata il mio amore perché il mio Amore è Fuoco che consuma ma anche Vita che alimenta, mentre l'odio degli uomini è soltanto acido che corrode quando gli ingiusti e i giusti ti giudicheranno in Terra, come Dio in Cielo già avrà fatto, sappi che il giudizio che ti procurerà il gaudio non sarà dato in base alla tua missione di portavoce, che fu estrema prova da Me messa al tuo spirito, ma su tutta la tua vita di amante-vittima. 
   Questa sarà la tua corona di gloria. E questa corona non va offuscata col fango di una insinuazione, sebbene temporanea e suscitata da umane contingenze, che tu fosti un medium. Sarebbe calunnia, e grave, perché data alla tua anima che non potrebbe reagire come può farlo una persona vivente. Calunnia! Sacrilegio! No. 
   Né sarebbe decoroso neppure per coloro che ti hanno seguita e ai quali ti ho affidata perché ti fossero custodi in tutto, ma specie nel tuo onore di vera cristiana. Essi pure ne riceverebbero fango e abbassamento. E sarebbe per loro condanna decretata dagli uomini e, ciò che più è grave, da Dio. 
   Non si mente per nessuna ragione. E se l'avessero a dire credendo a ciò che dicono, tre volte guai per loro sarebbe. No. Si attende. Sin che Io lo dico. Sin che la misura è colma e la mia giustizia avrà di che far apparire giusto agli umani il mio decreto, già dato, già dato, già dato per i provocatori, gli schernitori del loro Dio e Signore, per i calunniatori e torturatori della mia serva. 
   Noi non abbiamo fretta, Maria. Noi sappiamo di aver amato, Io e te, con tutte le nostre forze. Quindi non abbiamo fretta né paura. Non paura, Maria mia. Mai paura. 
   Dio non ti accusa. E allora? Che è il verdetto umano? Una corona di più di spine, una croce di più, è la lanciata finale. Ma qui sulla Terra. In Cielo è corona di più di gloria, è merito più grande, è effusione di più grande amore che dal mio Cuore colpito dalla lancia trabocca nel tuo parimenti colpito. 
   Scrivi loro che non mi offendano avvilendoti a creatura scrivente sotto influsso medianico, e poi sta' in pace. 
   In ogni azione di Dio proposta agli uomini è una prova che provoca premio o condanna. Ciò che sarà premio a chi mi ubbidisce è condanna a chi vien contro al mio volere. 
   E pensare che hanno tanto bisogno di Me!... È detto: "La spiegazione delle tue parole è luce e da intelligenza ai piccoli"1, ed è parola di sapiente. Ma la Sede della Sapienza disse mentre il suo corpo era tempio perfetto di Dio: "Dio ha disperso i superbi nei disegni del loro cuore. Ha rovesciato dai loro troni i potenti ed esaltato gli umili"2
E con questa parola di verità venuta dalle labbra della ispirata Madre mia sta' in pace, nell'attesa, in pace perché solo dei perseguitati è il regno dei Cieli».

 

   1 Sal 119, 105

   2 Lc 1, 51-52