MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DEL 1944 CAPITOLO 445


15 dicembre 1944

   Dice Gesù:
   «Vi è molta, troppa gente che si crede lecito alzare la voce in mio nome per parlare ai suoi fratelli. Fare i dottori è facile. Molto più difficile è fare gli scolari, difficilissimo fare gli scolari pazienti, pericoloso fare gli scolari ubbidienti ad ogni dottore.
   Non ti faccia stupore che Io dica questo. L'ubbidienza è santa. Ma non deve mai essere priva di intelligenza. Non solo: ma si deve chiedere all'Intelligenza di illuminare l'intelligenza del singolo, di guidarla1: "Veni Creator Spiritus, mentes tuorum visita… Deus, qui corda fidelium Sancti Spiritus illustratione docuisti, da nobis in eodem Spiritu recta sapere et de ejus semper consolatione gaudere…".
   Non vi ho detto molte volte, a voi tutti attraverso a quanto dissi ad apostoli e discepoli, che per le cose superiori, e che nelle cose superiori alle ordinarie, avreste avuto a Maestro e Guida lo Spirito Santo? Troppo poco è pregato questo ineffabile Amore, questa Luce divina, questa Intelligenza perfetta, questa nostra terza Persona che ne crea e completa l'uniforme e triniforme Natura.
   Sai, piccolo mio Giovanni, cosa ti ha meritato tanta luce? L'amore, sì, per il tuo Gesù, ma anche, anche, anche il tuo amore grande allo Spirito Santo. Lo hai ricevuto per le mani di un mio santo2 ed è venuto in te pieno e operante, trovando il terreno propizio per creare la "grande pianta che si eleva fino ai Cieli e sulla quale gli uccelli trovano rifugio e conforto e cibo". La pianta le cui radici sprofondano in basso: nel conoscimento umile e sincero di te e del tuo niente; la pianta che si nutre di umiltà, unico humus veramente propizio a questa pianta di santità, e le cui fronde si spingono verso l'Amore, Sole che scalda, e si diramano in sempre più largo raggio per essere amore verso i suoi simili.
   Lo Spirito Santo, per il tuo amore per Lui sino dal tuo primo incontro con Esso, ti ha amata di amore speciale, ti ha protetta e formata, guarita dall'umanità, salvata, condotta, elevata. Ti ama. Tu vivi nel fascio della sua luce. Siine sempre confortata e in gioia per questa certezza che ti do. Veramente sei figlia della nostra Trinità perché ci hai amati, Noi – Padre, Figlio e Spirito, Tre e Uno – come pochi fra i cristiani. E ne sei stata amata. Ne sei amata.
   Dicevo in principio che se è facile fare i dottori è difficile fare gli scolari. Eppure la maggioranza degli uomini fanno e fanno male queste due cose. Tutti vogliono esser dottori. Quasi tutti non sanno far che male gli scolari. Molti perché non ubbidiscono né agli uomini né alla parola di luce che Dio loro ispira; altri perché ubbidiscono supinamente agli uomini senza prima consultare Me. Tu non lo fare mai.
   Riguardo ai dottori… Oh! quanti Elifaz, quanti Baldad, quanti Sofar ci sono sulla Terra! E come sanno fare la voce grossa verso i poveri Giobbe3. Ma loro! Ma loro! Loro, se fossero nel caso dei Giobbe, sarebbero più spauriti ed impietriti di un pulcino affascinato da un serpe.
   Maria, ti ricordi il mio parente Zaccaria quando in paludamento di dottore decreta esser giusto che Gesù cresca a Betlem e porta ad appoggio alla sua tesi la prospettiva di educarlo lui? Gesù, Sapienza del Padre, nato umanamente dalla Sposa dello Spirito, educato, bisognoso d'esser educato da un uomo!… Quanti Elifaz, Baldad, Sofar e Zaccaria che ha la Terra! E che vogliono sostituirsi a Dio!
   Tu – ti dico la frase4 che si diceva ai consacrati d'Israele, in nome di Dio – tu "va' davanti a me, cammina per la mia via e procedi".
   Va' in pace. Io sono con te.
   Scrivi l'ora di questo dettato: ore 10 ant.ne del 15-12. Prega per il mondo e spera. Ti benedico.»
           


   guidarla. Le parole latine che seguono sono l'inizio dell'Inno allo Spirito Santo e, a partire da Deus, l'Orazione allo Spirito Santo secondo il Messale in vigore ai tempi della scrittrice: Vieni, o Spirito Creatore, visita le menti dei tuoi fedeli… O Dio, che hai istruito i cuori dei fedeli con la luce dello Spirito Santo, concedi a noi di discernere ciò che è bene secondo lo stesso Spirito e di godere sempre della sua consolazione
           
   2 un mio santo, Andrea Carlo Ferrari (1850-1921), cardinale, arcivescovo di Milano, proclamato beato nel 1987. Aveva amministrato la Cresima a Maria Valtorta, che ne parla nell'Autobiografia, nel capitolo "La mia Pentecoste" della parte prima. La citazione che segue sembra rifarsi a Matteo 13, 32Marco 4, 32Luca 13, 19.
           
   3 Giobbe e i suoi tre amici: Giobbe 2, 11; 42, 7-9. Il successivo accenno al parente Zaccaria riguarda l'episodio narrato nel capitolo 31, scritto l'8 giugno, dell'opera maggiore.
           
   4 frase ripresa da Genesi 17, 1.