MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 488


10 agosto 1945

   [Precede il capitolo 249 dell'opera L'EVANGELO]
 

   Proprio ottenute con lacrime, perché sento l'insofferenza di questo cuore, ottengo queste parole per Suor G.:1
   «Figlia, figlia, figlia mia. E non ti sei lasciata prendere dal desiderio delle grandi altezze dove si libra la Croce? E non ti ho detto l'ultima volta: "Vai con la mia pace. E ti sia viatico nei tuoi grandi bisogni"? Perché Io lo so cosa aspetta ad ogni uomo2. Perché Io sapevo che avevi bisogno di un viatico. Perché Io so che a chi compie la volontà di Dio è serbato gran premio. Perché Io so cosa è l'ora del Getsemani. Per tutto questo dolore che è sulla Terra, per tutta la gloria che è nel Cielo per i generosi, Io ti ho dato la mia pace a viatico. E tu, poiché ti sei fatta prendere dal desiderio delle grandi altezze dove si libra la Croce, impara a ripetere le parole della Croce e specie, per il tuo caso, la prima e le due ultime, congiunte dalla catena d'oro della sete di espiare per il mondo. La pace a te, Maria Gabriella, la pace a te, e ancora la pace a te.»
 

   [Segue, in data 11 agosto 1945, il capitolo 250 dell'opera L'EVANGELO]
           


   Suor G., cioè Suor Gabriella, per la quale ha chiesto invano qualcosa lo scorso 21 luglio.
           
   2 cosa aspetta ad ogni uomo può intendersi, alla luce di quel che segue, sia cosa aspetta ogni uomo, sia cosa spetta ad ogni uomo.