MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DAL 1945 AL 1950 CAPITOLO 496


8 settembre 1945

   Giorno di festa… e giorno di ricordi… e giorno di confronti. Perciò giorno che mi farebbe soffrire. E da ieri Gesù mi… anestetizza alla sofferenza col suo amore sensibile. Ieri, per non farmi pensare ai casi miei, umani e dolorosi, mi è venuto vicino e mi ha fatto da maestro anche in materie profane.
 Mi spiego. Giorni fa parlavo col giovane che ho come inquilino, prossimo alla sua entrata alla Facoltà di lettere e filosofia, e che traversa un periodo turbato per contrasto fra la sua vita di Giovane Cattolico di ieri e… tendente ad essere Giovane Comunista d'oggi, per suggestione di compagni e per disgusto verso le manchevolezze del clero che gli si sono svelate brutalmente in questi tempi di sfollamenti, di viltà e di egoismo. E parlando di lettere e di filosofia mi chiese se mi piace Socrate.
   Piacermi? Certo. Per me stessa mi è sempre piaciuto, ma da quando Gesù mi istruisce mi piace di più, perché lo capisco meglio. Ma io di Socrate ho solo Eutifrone e l'Apologia. E quando ero una… mezza bestiolina mi hanno servito a non avvilire me stessa. Non avvilirsi è già prepararsi ad elevarsi.
   Il giovane mi ha portato il Fedone. Io ho poco tempo e poca voglia di leggere sciocchezze e cose serie. Ma se non spreco il poco che ho per le sciocchezze, ne trovo sempre un poco per dedicarlo a letture serie, anche per levare la mia testa dal lavoro solito. Perché – parrà strano ma è così – mentre io desidero questo lavoro con tutta me stessa, pure sento ogni tanto il bisogno di mandare il mio io a spasso su altri pensieri che non siano quelli soprannaturali, come per un riposo della parte che non è spirituale, anzi delle parti materiale e morale. Ho preso dunque il Fedone dicendomi: "Se Gesù permette che lo abbia è segno che ne ricaverò del bene". Ha fatto sempre così! Mi ha messo in mano o a contatto con libri o persone dalle quali o per me o per loro ho ricavato del bene.
   Ho iniziato la lettura. Ma non era Maria Valtorta che leggeva Fedone come un tempo era Maria Valtorta che leggeva Eutifrone. Ora era ed è il "portavoce". E per quel fenomeno che mi accade quando Gesù vuole, le parole si illuminano di una luce soprannaturale e si arricchiscono di riferimenti soprannaturali.
   Si ricorda quando leggevo quei libri1 dell'Ubaldi e, poiché Dio così voleva, ne ricavavo pensieri profondamente cristiani? Lei ha sorriso di questa mia… proprietà di vedere, sentire, gustare, comprendere solo Dio anche nelle opere di un demonio. Ma io me lo spiego benissimo. È perché Gesù mi ha messo delle… lenti speciali, miracolose, le quali annullano le parole malvagie e le mutano in parole buone. Penso al Vangelo2… "Calcherete serpenti e scorpioni e non vi faranno male". Dio è buono!
   Ma, per tornare al Fedone, io leggevo e sentivo del soprannaturale anche lì, ma non sapevo gustarlo nella sua verità. Gesù mi è venuto vicino, alla destra del mio letto, verso il capezzale, e standomi un poco alle spalle, con la sinistra sulla mia spalla sinistra, la destra stesa ad indicarmi le righe che mi spiegava, mi ha fatto una lezione così bella, così bella che io ero in estasi. Ero beata per sentirmi così stretta a Lui, fino a sentire il calore del suo corpo, ed ero beata per sentire il suo commento. Del quale darei una ben imbrogliata copia se lo volessi ripetere. Ma la luce è rimasta in me.
   Ricordo solo bene quella frase che le ho detto sulla reminiscenza: "Ho parlato di questo nella Infanzia di Maria3. Le anime si ricordano perché vengono dalla Luce, e come un fulmine molecolare nel formarsi congloba gli elementi sparsi nell'etere e seco li porta, così esse seco portano particelle dell'Intelligenza eterna. E più l'anima, per la Grazia, è limpida, e per la Volontà è attiva, e più ricorda. Non come dice il filosofo greco che è possessore di una semirivelazione soltanto, di una religione intravveduta appena, e non può perciò avere la Verità intera, ma come Io dico. L'anima non ricorda perché rivive. Ma ricorda perché viene da dove tutto è noto". Ha parlato anche della rivivenza, ma non ricordo bene. So che ha detto che Socrate ha seguito questo pensiero in linea retta finché ha potuto, poi, mancandogli la conoscenza della divina Verità, ha smarrito la retta e si è ripiegato verso il basso invece di continuare l'ascesa. Ha detto: "Si vive una seconda vita, sì, ma non più sulla Terra. Con lo spirito, in altri regni". Ma il resto mi si è perso.
   Mi piacerebbe che dettasse le sue spiegazioni perché poi non avrò più il libro e… addio a tutto. Ma mi piace più ancora averlo per maestro di scuola… in tutto lo scibile. È un lucido e paziente maestro. Ma la scolara è un'oca, e quando Lui chiude il libro io non so ripetere più nulla… Resto nella gioia… e le malvagità del mondo non sono più…
   Ieri sera sorridevo ad occhi chiusi, così beata che Marta credeva fossi caduta in un estatico sopore. No. Ero ben desta, ma udivo parole tali da portare all'estasi; e per vedere non avevo bisogno di occhi… Sono ancora e sempre col dolce Gesù vicino… beata… Il suo regalo, la sua pietà per la sua Maria nel giorno di S. Maria Bambina.4
 

   [Seguono il capitolo 275 e, in data 10 settembre 1945, il capitolo 276 dell'opera L'EVANGELO]
           


   libri che sono menzionati nello scritto del 14 novembre 1944.
           
   2 al Vangelo, al passo di Luca 10, 19.
           
   3 nella Infanzia di Maria, precisamente nel brano 6 del capitolo 4 e nei brani da 8 a 10 del capitolo 10 dell'opera "L'Evangelo come mi è stato rivelato". Il "dettato" del 28 gennaio 1947 chiarirà cosa deve intendersi per "ricordo delle anime", di cui la predetta opera tratta in vari punti, richiamati in nota al suo capitolo 204.
           
   4 giorno di S. Maria Bambina (e giorno di festa, come ha scritto all'inizio) poiché l'8 settembre si celebra la natività di Maria Ss. e in quel giorno Maria Valtorta festeggiava il proprio onomastico.