MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNETTI CAPITOLO 718


[1948]

   Dice Maria
   «La Vita, scendendo nel mio beato Seno, beato perché reso fecondo dall'Amore, mi fu dolcissima mirra che mi preservò dalla corruzione di morte. Non solo perché, Immacolata, io non tornai polvere dopo esser stata marciume. Ma più per aver avuto vitalizzata la materia, corrompibile, dalla Vita Ss. che in me prese Carne. 
   Ma credetemi, o figli. A voi pure, sebbene non immediatamente succedente al sonno di morte, la Vita che scende nel vostro seno, sotto le Specie Eucaristiche, e vi è accolta non indegnamente durante il terreno giorno, da vita. Vita gloriosa alla carne. 
   Dopo il giorno terreno, e il sonno di morte, ecco, verrà l'alba del Giorno eterno e vive saranno le carni sugli spiriti vivi. Le carni e gli spiriti di coloro che non possono morire perché la Vita: Gesù Pane di Vita, li ha vivificati. Le carni e gli spiriti di coloro che, essendo tabernacolo al Pane del Cielo che è il mio Gesù, in loro ebbero il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo».