MARIA
VALTORTA

Voglio che le anime possano bere alla Fonte vitale della mia parola

"Quando la Chiesa - e per tale alludo ora alla riunione degli alti dignitari di Essa - agì secondo i dettami della mia Legge e del mio Vangelo, la Chiesa conobbe tempi fulgidi di fulgore. Ma guai quando, anteponendo gli interessi della Terra a quelli del Cielo, inquinò Se stessa con passioni umane! Tre volte guai quando adorò la Bestia di cui parla Giovanni, ossia la Potenza politica, e se ne fece asservire..." (Qd 12 dicembre 1943)

OPERA MINORE

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QUADERNI DEL 1944 CAPITOLO 440


6 dicembre 1944

   Sto sempre più male. Da tre giorni il dolore alla regione splenico-renale sinistra è talmente tremendo che mi strappa gridi quando mi muovo, e se sto ferma è come se un cane mi rodesse dentro o vi fosse un enorme ascesso. Sono persino gonfiata in quella regione. Da ieri, poi, ho dolori ancora più acuti a tutti e due i polmoni, di modo che ogni respiro è penosissimo e difficile. Ieri alle 15 ho avuto proprio un momento di sconforto… e ho pianto pensando che dovrò forse morire qui, sola e fuori della mia casa…
   Perché lei è tanto lontano? Perché ho ceduto a venire qui? Quale pietà ho avuto1 per questo sacrificio fatto per gli altri? Ora che sono così, grave e isolata, loro se ne sono andati e buonanotte. Ma pazienza e avanti.
   Meno male che resto fra le braccia di Gesù. Poco fa mi lamentavo con Lui: "O Signore" dicevo "io sto sempre più male. Tu, per pietà del mio stato, non detti più nulla. Libertà non ce ne abbiamo più. E di poter andare via neppure la più misera speranza. Che facciamo?".
   Mi ha risposto, attirandomi a Sé – oh! che dolce cosa questa! –: "Metti tutto nella mia rustica culla di Betlem. Hai tanto freddo. Hai tante spine. Sei tanto scomoda. Sei tanto sola. Soffri tanto. Dàmmi il tuo freddo, le tue spine, i tuoi scomodi, le tue solitudini, le tue sofferenze. Fammene piena la mia povera cuna. Al contatto col Bambino Dio diverranno benedizioni e grazie. Voglio che ne sia piena la cuna. Perché il mondo ha bisogno di grazie di amore e misericordia. Io voglio inondare il mondo di misericordia. Deve questa traboccare dalla mia cuna. Ma sono l'amore e la generosità delle mie anime vittime, delle anime veramente mie spose, quelle cose che empiono la cuna. Va' in pace. Io sono con te".
   E allora… avanti. Ma pietà, Gesù. Un poco di pietà anche per noi vittime. Tu hai avuto2 il Cireneo e le pie donne, la Veronica e l'amor di tua Madre e di Giovanni. Da' a me almeno il mio Direttore e la mia casa. Fammi morire con lui vicino e in essa. E poi fa' quello che vuoi di me, quanto vuoi, come vuoi.
           


   ho avuto nel senso di ho ricevuto; loro è riferito ai parenti Belfanti, come nello scritto del 17 novembre.
           
   2 hai avuto… come, per esempio, in Matteo 27, 32Marco 15, 21Luca 23, 27.